Perché le elezioni in Francia stanno mettendo in crisi lo spread italiano, spiegato da un economista
All'indomani delle elezioni europee 2024, nonostante i buoni risultati ottenuti dai partiti al governo, dai mercati finanziari è arrivato un campanello d'allarme per quanto riguarda la situazione dell'Italia. Lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è tornato a stabilizzarsi sui 150 punti e il rendimento del decennale italiano è schizzato oltre il 4%. Come se non bastasse, pochi giorni fa la Commissione europea ha fatto sapere che nei confronti dell'Italia – e di altri sei Stati membri – sarà presto aperta una procedura d'infrazione per deficit eccessivo. "La procedura di infrazione non è una notizia, era ampiamente prevista – ha commentato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti -: D'altronde con il boom di deficit indotto dalle misure eccezionali non potevamo certo pensare di stare sotto il 3%".
Di questo e dello stress sui mercati finanziari che rischia di penalizzare l'Italia Fanpage ha parlato con David Zahn, responsabile degli investimenti sull’obbligazionario europeo di Franklin Templeton. Zahn ha spiegato come il caos politico che sta vivendo la Francia, con le elezioni anticipate convocate a sorpresa dal Presidente Macron, abbia impattato negativamente sulla Borsa e sui Btp italiani, in una sorta di effetto domino. "Prevediamo che questa situazione continuerà fino al 7 luglio e forse oltre, a seconda dell'esito delle elezioni francesi – spiega Zahn -: Il punto chiaro è che la volatilità degli spread governativi è tornata e rimarrà elevata".
Cosa significa per l'Italia la procedura di infrazione dell'Ue?
L’Excessive Deficit Procedure (EDP) per gli stati membri dell’UE avrà un impatto sulla spesa in Italia, in quanto il governo italiano dovrà presentare un piano per riportare il deficit pubblico entro il tetto del 3% fissato per l'Europa. Il piano sarà articolato su più anni, ma potrebbe causare attriti tra Roma e Bruxelles per quanto riguarda i dettagli. Questo potrebbe aumentare la volatilità dei titoli di Stato italiani durante il processo decisionale. Nel complesso, dobbiamo prepararci a una riduzione dei piani di spesa del governo italiano per il futuro.
Cosa rischia nel concreto l'Italia?
L'investimento in titoli di Stato italiani non è diventato intrinsecamente più rischioso. Tuttavia, riteniamo che i titoli di Stato italiani (BTP) debbano offrire un rendimento più elevato per compensare i rischi connaturati dovuti all'elevato deficit pubblico e all'alto rapporto debito/PIL. Prevediamo una continua volatilità nei prossimi mesi, poiché la volatilità dei titoli di Stato francesi continuerà ad aumentare quella dei titoli di Stato italiani.
Negli anni abbiamo imparato che i mercati tendono ad attaccare soprattutto le nazioni con governi poco stabili. Perché allora all'indomani delle elezioni europee, nonostante il buon risultato dei partiti della nostra maggioranza, sono schizzati sia lo spread sia il rendimento del decennale italiano?
Gli spread dei titoli decennali italiani hanno registrato un rialzo in seguito alla convocazione di elezioni inaspettate in Francia. Questo sta facendo aumentare gli spread francesi e sta mettendo sotto pressione anche quelli italiani. La situazione si risolverà entro i primi di luglio, ma la direzione di marcia è ancora incerta, nonostante la volatilità degli spread sia certa.
È lecito attendersi che l’incertezza sui mercati possa protrarsi per tutta la durata delle elezioni anticipate indette a sorpresa da Macron, quindi fino al 7 luglio?
La situazione politica in Francia sta avendo un forte impatto sugli spread italiani, in quanto tutti gli spread governativi "non core" (come Italia, Spagna e Grecia) si stanno allargando. Prevediamo che questa situazione continuerà fino al 7 luglio e forse oltre, a seconda dell'esito delle elezioni francesi. Il punto chiaro è che la volatilità degli spread governativi è tornata e rimarrà elevata.
La luna di miele tra il governo italiano e i mercati finanziari è destinata a finire?
Meloni ha lavorato molto bene per rassicurare i mercati finanziari, ma l'Italia non è sola nell'Eurozona e altri Paesi possono avere un impatto sugli spread, come è successo in passato con la Grecia.
Il presidente della Fed sembrerebbe intenzionato a compiere un solo taglio sui tassi nel corso di quest'anno. Se la Bce dovesse seguire la stessa scia, per l'Italia si tratterebbe di una prova di stress ulteriore?
Prevediamo che la BCE taglierà i tassi altre due volte quest'anno, per un totale di 75 punti base. Ricordiamo che la BCE è indipendente dalla Fed e che la crescita in Europa è più debole e quindi non richiede una politica così restrittiva.
Sono ormai passati dodici anni dal famoso "Whatever it takes" di Mario Draghi. Quanto aiuterebbe avere una leadership forte, italiana, in un ruolo importante delle istituzioni europee?
Un leader forte è importante, ma non è necessario che sia italiano. Gran parte del resto dell'Eurozona ha problemi da affrontare, compresa la Germania, in una situazione molto diversa da quella in cui Draghi fece il suo famoso discorso.
Esiste un problema nel rapporto tra i mercati finanziari e l’ascesa della destra in Europa?
I mercati non amano i cambiamenti e quindi l'"ascesa della destra" è inquietante per chi deve investire. Tuttavia, come ha dimostrato Meloni, un governo di destra non deve necessariamente aumentare il costo dei finanziamenti se il rapporto con il mercato è gestito in modo efficace.