Perché l’accordo tra Italia e Albania sui migranti è stato stoppato e cosa succede adesso
Secondo i giudici albanesi l'intesa tra Roma e Tirana per gestione dei migranti in territorio albanese si deve fermare. Oggi era attesa la ratifica in Parlamento dell'accordo sottoscritto da Meloni e Rama, ma è stata sospesa dalla Corte costituzionale albanese, che ha accettato di esaminare due ricorsi presentati dall'opposizione.
Uno dei due sarà esaminato il 18 gennaio 2024. Il Partito Socialista del premier Edi Rama aveva previsto che l'accordo sarebbe stato votato in Parlamento oggi, 14 dicembre. Il Partito Democratico albanese ha tuttavia fatto ricorso contro il voto alla Corte Costituzionale. Il verdetto dovrebbe arrivare entro 3 mesi. Per cui i tempi si allungheranno: il rischio è che i due centri previsti, che dovrebbero ospitare ogni anno, secondo gli annunci, circa 36mila persone, non siano pronti prima dell'estate, una stagione in cui di solito i flussi migratori aumentano in modo consistente.
Ma Palazzo Chigi ostenta sicurezza, e fa sapere di non essere preoccupato per l'arresto del percorso che dovrebbe portare alla costruzione di due centri in Albania. Fonti di Palazzo Chigi ieri sera hanno detto di non voler commentare la decisione della Alta corte albanese, trattandosi di una sentenza di una tribunale costituzionale di un Paese terzo. Allo stesso tempo, tuttavia, hanno sottolineato che non c'è alcuna preoccupazione su eventuali ritardi per l'avvio del progetto sui due Cpr, per la cui ratifica il Parlamento di Tirana ora dovrà attendere il pronunciamento della Corte.
E lo stesso ha ribadito questa mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Non sono preoccupato", ha detto il vicepremier, nel corso di un punto stampa a margine del pre-vertice del Ppe a Bruxelles.
"Credo che sia una questione di tipo giuridico che si risolverà in tempi abbastanza rapidi, però non tocca a noi commentare le decisioni della Corte di un Paese candidato a far parte dell'Unione europea", ha evidenziato Tajani.
Il punto sollevato dall'opposizione albanese è legato al fatto che il governo di fatto sta rinunciando alla sovranità di due territori, che dovrebbero ospitare i centri di accoglienza per migranti, e questo passaggio avrebbe dovuto essere autorizzato prima dal presidente della Repubblica.
Il congelamento del Memorandum non è un problema solo per l'Italia. Anche Edi Rama, che sarà ospite alla kermesse di Fratelli d'Italia, Atreju, era molto interessato alla finalizzalizzazione dell'intesa, visto che ha a cuore l'appoggio dell'Italia per l'ingresso dell'Albania in Ue.
Intanto le opposizioni in Italia festeggiano. "L'accordo Italia Albania è un pericoloso pasticcio che non solo lede i diritti umani ma non sta in piedi sul piano delle regole e del rispetto delle convenzioni internazionali. Il governo Meloni farebbe bene a cancellarlo del tutto. Si tratta infatti di uno strumento che impegnerebbe mezzi, uomini e denaro pubblico italiano in modo estremamente significativo. Meloni ha fatto una pessima figura a livello internazionale e dovrebbe ammetterlo cambiando radicalmente il segno delle sue politiche", ha commentato Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria Pd.
"Lo spot di Giorgia Meloni rischia di non andare in onda: l'Alta corte albanese ha sospeso la ratifica di un accordo inutile e costoso per l'Italia", ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia viva alla Camera. "Venduto in un primo tempo come risolutivo per limitare gli sbarchi sulle nostre coste, alla fine – ha aggiunto l'esponente di Italia viva – si è rivelato per quello che è. Ovvero uno stratagemma propagandistico di una presidente del Consiglio in difficoltà, inutile per il numero dei migranti ospitato, onerosissimo per il personale e le risorse mobilitate. Ora ci penserà la corte albanese".
"Per ora la Corte Costituzionale albanese sospende il voto di quel Parlamento sull'accordo Italia Albania sui migranti, in attesa di decidere sulla costituzionalità di un atto che viola convenzioni internazionali. Non c'è dubbio: questo governo vince qualunque premio in giro per l'Europa e a livello internazionale. Ma in incompetenza e inadeguatezza", ha scritto su X il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra.