Perché la tessera sanitaria potrebbe valere come pass vaccinale per gli spostamenti tra Regioni
Il nuovo decreto Covid introdurrà le certificazioni verdi, ovvero un pass che consentirà ai cittadini di spostarsi anche tra Regioni diverse che non sono in zona gialla. Si tratterà di un certificato che potrà essere cartaceo o digitale, ma il cui formato non è ancora stato definito. Questo pass viene rilasciato a chi è guarito dal Covid, chi è stato vaccinato completando l’immunizzazione (quindi prima e seconda dose o unica dose di Johnson & Johnson) e chi si è sottoposto a un tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore. Chi avrà uno di questi requisiti potrà spostarsi liberamente tra diverse Regioni, anche se in zona arancione o rossa, mostrando solo il pass. In attesa di capire quale sarà il formato di questo pass – si parla di un’app ma anche di un documento cartaceo – una proposta viene avanzata dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, il quale punta a far diventare la tessera sanitaria un pass vaccinale.
Costa al momento fa riferimento alla tessera sanitaria solamente come pass vaccinale, senza specificare se la sua applicabilità possa essere estesa anche ai casi di guarigione dal Covid o di tampone negativo nelle ultime 24 ore, altri requisiti che consentono di ottenere la certificazione verde per spostarsi tra Regioni. In una nota il sottosegretario alla Salute spiega: “Ho avanzato la proposta di utilizzare la tessera sanitaria come pass vaccinale. Una soluzione di più facile attuazione per tempi e modalità, considerando che questo documento è già in possesso dei cittadini e ha già una dimensione digitale”.
La proposta di Costa si basa sul fatto che tutti i cittadini dispongono di una tessera sanitaria, che è già predisposta per accogliere questi dati dei pazienti. Costa prosegue: “Partendo dalla convinzione che il pass vaccinale crea sicurezza, consente una mappatura e una tracciabilità, l'utilizzo della tessera sanitaria andrebbe in questa direzione. Basterebbe inserire al suo interno le informazioni finalizzate a certificare le condizioni necessarie per garantire in sicurezza la mobilità tra regioni anche di colore differente e la partecipazione ad eventi di diversa natura”. Una frase che sembra alludere al fatto che sulla tessera sanitaria possano essere caricati anche i dati sui tamponi e sulla guarigione da Covid-19.