Perché la proposta sul salario minimo ritorna in Commissione, Conte e Schlein: “Schiaffo agli italiani
La proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo torna in commissione. La maggioranza stamattina ha presentato nell'Aula della Camera una richiesta di rinvio in commissione Lavoro, approvata poi con 21 voti di differenza tra favorevoli e contrari. Non sono mancate le proteste dell'opposizione. "Il governo e la maggioranza hanno deciso di voltare le spalle agli italiani. Noi siamo duri contro le scelte sbagliate del governo, ma c'è una cosa peggiore delle scelte sbagliate, ed è non mettere la faccia sulle scelte sbagliate. Vi siete presentati come un governo politico, chiedendo voti agli elettori per decidere non per far decidere al Cnel di Brunetta", ha detto nell'Aula di Montecitorio il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte.
Per poi commentare gli interventi degli esponenti della maggioranza, che sottolineavano la legittimità della loro richiesta di rinvio in modo da poter discutere il documento presentato dal Cnel: "Vi concentrate tanto sui regolamenti, ma non avete idea di cosa accade nel Paese. Se guardaste fuori da quest'Aula trovereste rincari di tutti i beni per vivere, un rincaro dei carburanti che vi ha lasciati indifferenti, e stipendi reali che sono più bassi. La politica dovrebbe interrogarsi su una soluzione che non è risolutiva di tutto, ma è necessaria".
Dure parole anche dalla segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, secondo cui il rinvio in commissione è la "cronaca di una fuga annunciata, una fuga dalla realtà". La leader dem, annunciando il voto contrario del suo partito, ha aggiunto: "Oggi date un colpo ai 3,5 milioni di lavoratori poveri e poverissimi. Il segnale che lanciate è inequivocabile: non contate nulla. Vorrei aveste incontrato quei due vigilanti all'aeroporto di Torino che mi hanno raccontato che prendono 5 euro l'ora e devono fare tre lavori per campare? E invece voi buttate la palla in tribuna, per non trovarvi nell'imbarazzo di dire no a una proposta di legge apprezzata anche da una parte dell'elettorato che ha votato per voi".
Sul parere del Cnel, secondo cui l'unica garanzia contro i salari bassi è la contrattazione collettiva, Schlein ha concluso: "Avete fatto dire ad altri ciò che voi non avete il coraggio di dire: cioè che è normale avere salari bassi. Non avvertite sulla vostra pelle alcun senso di vergogna? La vostra scelta oggi è pavida, oltre a essere cinica. Abbiate il coraggio, se siete contrari, di votare contro affossando questa proposta".