Perché la proposta del governo sulla Gpa mette a rischio la fecondazione eterologa, spiegato da Piccolotti
Se venisse davvero approvata la proposta targata Fratelli d'Italia di rendere la maternità surrogata reato universale, verrebbero messe a rischio anche alcune tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). A cui, va sottolineato, ricorrono sempre più coppie, visto l'aumento dei tassi di infertilità nel nostro Paese. Il disegno di legge del partito di Giorgia Meloni, infatti, contiene alcune ambiguità che potrebbero potenzialmente ricadere su moltissime persone, al di là di come la si pensi sull'utero in affitto. A lanciare l'allarme e chiedere chiarezza è Elisabetta Piccolotti. "Con questa destra, retrograda e oscurantista, l’erosione dei diritti procede sotto-traccia ma inesorabile. La chiamano legge contro la Gestazione per altri ma nasconde ben altro, fuori e dentro il testo di legge", dice a Fanpage.it la deputata dell'Alleanza di Verdi e Sinistra.
Piccolotti spiega tutti i rischi della proposta di FdI
Per poi spiegare: "Da una parte la proposta che ha iniziato ieri il suo iter in Parlamento contiene una pericolosa ambiguità: si parla infatti di divieto di commercializzazione di gameti. Visto che in Italia non ci sono politiche di incentivazione alla donazione la quasi totalità delle fecondazioni cosiddette eterologhe avviene comprando ovociti o spermatozoi da centri esteri, soprattutto spagnoli. Questa legge, se applicata in modo rigido, potrebbe mettere a rischio migliaia di procedimento di fecondazione eterologa nel nostro Paese".
E ancora: "Si impedirebbe a migliaia di coppie di realizzare un progetto genitoriale per poi tornare a parlare, come se niente fosse, di inverno demografico".
D'altra parte, prosegue Piccolotti, c'è un problema che riguarda la tutela dei diritti di tutti: "Si crea un clima di intolleranza e di negazione dei diritti. Non è un caso se la Procura di Padova abbia deciso adesso di impugnare 33 atti di nascita di figli di coppie omogenitoriali, colpevoli solo di essere nati dall’amore di due donne. Non ci fidiamo delle rassicurazioni della relatrice Varchi, il testo di legge deve cambiare".
L'interrogazione parlamentare sulla donazione dei gameti
La deputata di AvS ha anche presentato un'interrogazione parlamentare per capire se il governo, per arginare le criticità che allo stato attuale delle cose si innescherebbero, ha intenzione di "programmare campagne di sensibilizzazione o di incentivazione alla donazione dei gameti femminili e maschili per sopperire all’attuale carenza e alla conseguente necessità di attingere a banche di gameti estere che vede l’importazione dei gameti della donna al 98.1% e per i gameti maschili del 94,6%".
Piccolotti, nella sua interrogazione, ha sottolineato come in Italia circa il 15% delle coppie abbia problemi di infertilità (un livello che, secondo alcune evidenze scientifiche, sta aumentando anche a causa dell'inquinamento). Sono molte, quindi, le persone che nel nostro Paese decidono di ricorrere alla fecondazione eterologa. Che in Italia è ammessa dal 2014, quando la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto.
È una questione principalmente sanitaria. Sempre a quanto si legge nell'interrogazione depositata da Piccolotti alla Camera, i centri per la procreazione medicalmente assistita ricorrono per l'11,6% dei casi alla donazione dei gameti. Le Regioni, però, non stanno al momento investendo sulla donazione dei gameti e questo costringe molte coppie a spostarsi (a spese proprie).
In altre parole, in assenza di sufficienti donazioni le coppie che ricorrono alla fecondazione eterologa spesso si devono rivolgere a banche di gameti estere. Con il divieto di commercializzazione inserito nella proposta di legge di FdI, però, anche questa pratica è a rischio. Serve fare chiarezza.