Perché la nuova norma Ue sugli imballaggi può far sparire l’insalata in busta dai supermercati
La nuova norma sugli imballaggi che ha portato a una polemica da parte di Coldiretti non è ancora in vigore: si tratta di una proposta di regolamento, arrivata dalla Commissione europea, in materia di imballaggi. Nella sua formulazione attuale, questa prevederebbe di consentire imballaggi di frutta e verdura solo per un peso superiore a 1,5 chili. Lo scopo, presumibilmente, sarebbe di evitare micro-confezioni e ridurre l'utilizzo di materiali inquinanti come la plastica.
Tuttavia, secondo l'associazione che riunisce i rappresentanti del settore agricolo, questo impedirebbe di vendere anche prodotti come le buste di insalata. E non solo, ha segnalato Coldiretti: il problema si estenderebbe anche a cestini di frutta (ad esempio le fragole), confezioni di pomodorini e arance in rete, tra le altre cose. Prodotti per i quali il divieto di confezioni più piccole di un chilo e mezzo creerebbe problemi di tipo igienico-sanitario, ma anche di sprechi, oltre ad aumentare potenzialmente i costi per i consumatori e per produttori.
In particolare, per frutta e verdura confezionate – quella che nel settore si chiama ‘quarta gamma' di prodotti – la norma per come è stata denunciata da Coldiretti creerebbe diversi grattacapi ai clienti. Unione italiana food, che rappresenta le aziende del settore alimentare, ha realizzato un sondaggio in cui tre consumatori su quattro dicevano di acquistare regolarmente verdura o frutta in confezione. Tra i prodotti più diffusi l'insalata in busta, le ciotole di insalata e la frutta già lavata e tagliata. Si tratta di un settore da quasi un miliardo di euro, come ha stimato il Sole 24 Ore.
Anche per quel che riguarda il vino ci potrebbero essere degli effetti. Coldiretti ha sottolineato che il regolamento prevederebbe anche di definire delle misure e un peso standard per le bottiglie. In questo modo, si dovrebbe rinunciare alle bottiglie magnum, che contengono un litro e mezzo di prodotto, o doppio magnum da tre litri. Questo si aggiunge a un'altra decisione europea per la quale dal 2030 il 10% delle bevande alcoliche vendute sul mercato dovrà usare degli imballaggi che vengono inseriti in sistemi di riuso. Per i vini – spumanti esclusi – la soglia è ridotta al 5%.
Coldiretti ha chiesto di "correggere l’attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili e ricalibrando le misure per il settore vinicolo". All'appello si è unito anche il Codacons, sottolineando che le confezioni di dimensioni ridotte per frutta e verdura vanno incontro soprattutto ai bisogni di consumatori single o coppie senza figli. In generale, trattandosi di una proposta di regolamento, sono ancora numerosi i passaggi che il testo dovrà affrontare prima di essere approvato.