Perché Ilaria Salis non è intervenuta alla festa di Sinistra Italiana: “È ancora molto provata”
Avrebbe dovuto essere il suo primo intervento pubblico da eurodeputata, ma l'atteso videocollegamento con Ilaria Salis – rientrata ieri dall'Ungheria – alla festa di Sinistra Italiana a Milano alla fine non c'è stato. "Non è in condizioni di intervenire, è ancora molto stanca e provata", hanno fatto sapere gli organizzatori. Al suo posto c'era il padre, Roberto Salis, che ha annunciato di essersi "dimesso irrevocabilmente dal ruolo di portavoce di Ilaria e da candidato contro terzi", in quanto "è stata una esperienza bellissima, ma adesso deve parlare Ilaria". Poi ha fatto sapere: "Cosa vuole fare Ilaria dovete chiederlo a lei, credo che nei prossimi giorni inizierà la sua campagna di comunicazione nel ruolo che le compete".
Ilaria Salis, che domani festeggerà il suo quarantesimo compleanno, è stata arrestata a Budapest nel febbraio del 2023 con l'accusa di aver aggredito tre neonazisti durante le manifestazioni per il Giorno dell'Onore, per la quale rischia fino a 24 anni di carcere. Con l'immunità derivata dall'elezione a europarlamentare il processo è stato sospeso ed è potuta rientrare in Italia dopo oltre un anno passato in un carcere ungherese: i domiciliari, infatti, le erano stati concessi solo lo scorso maggio.
"Credo che con Ilaria abbiate fatto un ottimo acquisto. Si sa che ‘ogni scarrafone è bell' ‘a mamma soja', ma ve ne renderete conto. Ilaria riserverà grandi sorprese per tutti, sarà una grande sorpresa per la maggioranza", ha detto ancora Roberto Salis. Per poi aggiungere: "Io ora sono oggetto di una shitstorm totale, ma sono contento di fare io da parafulmine perché magari questo lascia lavorare più serena Ilaria. Questo fa parte del processo di lotta politica del fascismo: i fascisti hanno fatto sempre così, quando hanno un avversario politico devono cercare di demolirlo. Hanno fatto così con Gobetti, con Gramsci, con Matteotti. Bisogna guardare avanti ed essere forti".
Sulla scelta di accettare la proposta di candidatura alle europee ha detto: "La scelta che abbiamo fatto il 30 aprile è stata la scelta giusta perché, se Ilaria è andata prima ai domiciliari e poi ha avuto questa concessione da parte dell'Ungheria dell'immunità accelerata, è solo merito della pressione politica che avete messo voi e Ilaria. Questo dimostra ancora una volta che quando ci sono delle aggressioni politiche ignobili, ci deve essere una risposta politica altrettanto forte se non più forte".