Perché il governo Draghi è finito anche se ha incassato la fiducia al Senato
Il governo Draghi ha appena incassato la fiducia al Senato, in un voto con chiama uninominale surreale a cui gran parte dei senatori non ha partecipato. I parlamentari di Lega e Forza Italia sono usciti dall'Aula, quelli del Movimento 5 Stelle sono rimasti dentro come presenti non votanti. Sui 192 presenti, alla fine, i votanti sono stati 133 con la maggioranza fissata a 67: hanno votato sì alla fiducia in 95, mentre i contrari sono stati 38 con zero astenuti. Nonostante ciò il governo Draghi è finito e il presidente del Consiglio salirà domattina – molto probabilmente – al Quirinale dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, per rassegnare le sue dimissioni.
Nonostante i tentativi di mediazione degli ultimi giorni tutto è precipitato nella giornata di oggi, prima con il discorso duro del presidente del Consiglio e poi con la reazione dei partiti. Il centrodestra ha messo il veto sul Movimento 5 Stelle, i pentastellati si sono detti insoddisfatti del discorso di Draghi. Così il governo ha incassato la fiducia in Aula senza che Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle partecipassero al voto, ma ha visto concretizzarsi la fine del suo mandato. La maggioranza che per un anno e mezzo ha sostenuto l'esecutivo guidato da Mario Draghi si è sgretolata improvvisamente, in una discussione generale – seguita dalle dichiarazioni di voto sullo stesso tono – fatta di accuse e controaccuse.
A questo punto il presidente del Consiglio non può far altro che dimettersi, avendo preso atto che la sua maggioranza non esiste più – come per altro lui stesso aveva detto una settimana fa – nonostante il tentativo di oggi fatto esclusivamente "perché e solo perché lo hanno chiesto gli italiani", come ha detto lo stesso Draghi questa mattina. Il governo ha deciso di andare alla conta in Senato per mettere spalle al muro i partiti e i parlamentari e chiedere la fiducia nella formula che Draghi aveva in mente: stesso governo, stessa maggioranza. La risposta non è stata no, ma l'uscita dall'Aula. Per Draghi poco cambia, alla fine. Ha avuto la risposta che voleva.