Perché i prezzi delle bollette della luce sono aumentati così tanto e continueranno a salire
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Tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025 il prezzo dell'elettricità è aumentato parecchio. In questi mesi, l'effetto sulle bollette inizia a farsi sentire, e l'impressione guardando al mercato è che l'aumento continuerà. Certo, siamo lontani dal livello raggiunto nel 2022, all'apice della crisi energetica legata anche alla guerra russo-ucraina. Ma c'è un evidente rialzo, legato soprattutto al prezzo del gas. Questo porterà le famiglie a spendere di più per le fatture dell'energia.
A gennaio di quest'anno il prezzo all'ingrosso dell'elettricità è stato in media di 143 euro al Megawattora. Per fare un confronto, a ottobre dello scorso anno era di 116 euro, mentre a gennaio 2024 era a 99 euro/MWh. I dati riportati dal Sole 24 ore mostrano che l'incremento è ancora in corso: finora a febbraio la media è stata di circa 154 euro/MWh.
Come detto, si tratta di un aumento che per adesso è lontano dai picchi registrati tre anni fa. Nel 2022, la media era stata di 304 euro: un dato anomalo se confrontato sia all'anno prima (125 euro) sia a quello dopo (127 euro). Negli anni scorsi, tra il 2019 e il 2019, la media non aveva mai superato i 75 euro.
In Italia, a influenzare il prezzo della luce è soprattutto quello del gas. Il motivo è soprattutto che il gas naturale è ancora il modo principale in cui produciamo energia elettrica: viene usato per il 40% della produzione. E questo, a causa dei meccanismi piuttosto complessi che regolano le tariffe, fa sì che il prezzo del gas sia l'elemento determinate per il costo della luce nel 90% delle ore. È il dato più alto in Europa. In media, nei Paesi Ue, il gas viene usato per produrre il 20% dell'elettricità. Così, ne influenza il prezzo per circa due terzi delle ore.
L'Italia, in sostanza, è lo Stato Ue che è più legato al prezzo del gas per stabilire il costo della luce. E anche questo contribuisce al fatto che è il grande Paese europeo con la spesa nettamente più alta per l'elettricità. Nel primo mese di quest'anno, la spesa è stata del 25% più alta rispetto a quella della Germania, ben il 40% rispetto ala Francia e il 48% rispetto alla Spagna.
Il costo dell'energia è uno degli elementi più citati quando si prova a spiegare la crisi industriale dell'Italia. Il dato Istat più aggiornato, pubblicato poche settimane fa, ha registrato che novembre è stato il 22esimo mese consecutivo in cui la produzione industriale è scesa. Tra i vari motivi che possono giustificare questa discesa, c'è anche il fatto che le imprese si trovino a pagare molto di più che in altri Stati per l'energia.
Naturalmente, poi, l'aumento dei prezzi ha un effetto immediato sulle famiglie che pagano le bollette. Secondo le stime di Nomisma, società privata di ricerca che si occupa di energia, per gli italiani nel 2025 il costo della bolletta della luce si alzerà del 31%. La famiglia tipo (è la previsione) spenderà 852 euro nell'anno per l'elettricità: ben 201 euro in più rispetto al 2024.