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Perché è grave il benestare di Casellati a convegno in Senato sulle (false) cure alternative a Covid

La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, prima ha inaugurato il convengo sulle terapie domiciliari per curare Covid, in cui sono state diffuse teorie antiscientifiche, con un messaggio di congratulazioni alla Lega per aver “collaborato a questa importante iniziativa di confronto”. Dopo, quando sono scoppiate le polemiche, ha precisato che si trattasse di una semplice proforma, nulla a che vedere con i contenuti. Ma è proprio questo il problema, perché non tutti i contenuti sono uguali e che il Senato ospiti le fake news sulla pandemia è gravissimo.
A cura di Annalisa Girardi
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A luglio 2020 il Senato aveva ospitato un convegno a cui avevano partecipato scienziati e medici "negazionisti", che affermavano che il coronavirus fosse sparito. Ma non solo: c'erano anche diversi esponenti della Lega, tra cui Matteo Salvini. Ieri, sempre Palazzo Madama è stato invece teatro di un summit, promosso anche questa volta dalla Lega, sulle cure alternative al Covid. Un evento in cui sono state esposte teorie antiscientifiche e rimedi fai-da-te che in diversi casi le autorità mediche hanno definito dannosi. Non solo il tutto è avvenuto nelle aule di Palazzo Madama, ma con il benestare della stessa presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, che ha inaugurato l'evento con un messaggio di congratulazioni alla Lega per aver "collaborato a questa importante iniziativa di confronto e approfondimento".

Al summit non potevano certo mancare i riferimenti a idrossiclorochina e ivermectina, cure che non solo sono state giudicate inefficaci dalla comunità scientifica internazionale, ma anche dannose. Ma non è tutto: si è parlato di curare il Covid, che nel mondo ha fatto ormai oltre 4 milioni e mezzo di morti accertati, con vitamina D, aglio, miele e curcuma. Posizioni che, a un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, già di per sé sono discutibili. Ancor di più se trovano spazio tra le mura delle istituzioni.

Non sono quindi mancate le polemiche. In serata dalla presidenza del Senato hanno voluto precisare: "Il convegno sul Covid che si è tenuto oggi presso il Senato è stato definito su iniziativa di senatori e non ha nulla a che vedere con la presidenza di Palazzo Madama. Il presidente Elisabetta Casellati, come è prassi, ha inviato semplicemente un messaggio di cortesia che non fa riferimento ai contenuti. Così come accade per tutti gli altri convegni che quotidianamente si svolgono nel Palazzo". Nessun riferimento ai contenuti quindi, ma nemmeno un'aperta condanna.

Si è voluto sottolineare come il segmento della presidente Casellati, la seconda carica più alta della Repubblica, sia stato una semplice proforma, che poteva riguardare quel summit come qualsiasi altro. Ma non ci si è resi conto che è proprio questo il problema. Perché non tutte le conferenze sono uguali. E non è una questione di opinioni politiche. Si tratta di una pandemia e di quelle che sono, o meno, evidenze scientifiche, punto. Dire che il coronavirus si può curare con le vitamine o con farmaci come l'ivermectina, che è un antiparassitario che solitamente si dà ai cavalli, non è solo falso, ma pericoloso per la salute delle persone.

Per cui limitarsi a sottolineare che si sia trattato di un'iniziativa indipendente dei senatori non basta. Perché Casellati rappresenta un'istituzione della Repubblica e in quanto tale dovrebbe per lo meno occuparsi (se non preoccuparsi) di ciò che viene divulgato nelle stanze di Palazzo Madama. Soprattutto se si tratta di fake news e teorie antiscientifiche, pericolose proprio perché minano il lavoro fatto dalle istituzioni nella lotta al virus.

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