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Perché Draghi vuole prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 luglio e cosa significa

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sembra tirare dritto verso una proroga dello stato d’emergenza oltre il 31 luglio, probabilmente con durata fino a fine anno. Non bastano le proteste di Lega e Fdi né gli auspici di alcuni ministri per cambiare rotta. Ma perché Draghi ritiene fondamentale la proroga dello stato d’emergenza per il Coronavirus? Vediamo cosa comporta e cosa cambia concretamente.
A cura di Stefano Rizzuti
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Mario Draghi sembra non avere dubbi: lo stato di emergenza deve essere prorogato oltre il 31 luglio. Una posizione, netta, che non sembra però condivisa da tutti. Non solo dall’opposizione di Fratelli d’Italia, ma anche da parti della maggioranza, come nel caso della Lega. E qualche titubanza viene espressa anche da Forza Italia. Fatto sta che la proroga dello stato di emergenza fino a fine anno, come vorrebbe Draghi, crea qualche malumore. E, probabilmente, porterà a qualche compromesso. Il primo sembra già essere stato raggiunto: stato di emergenza prorogato oltre fine luglio ma anche addio all’obbligo di indossare la mascherina all’aperto dalla metà del prossimo mese.

Non prorogare lo stato di emergenza avrebbe conseguenze non solo sulla possibilità di intervenire da parte di Draghi e del governo, ma anche sulla struttura commissariale e sul Comitato tecnico-scientifico. Se si decidesse di non estendere lo stato d’emergenza sarebbe necessario trovare un’altra forma per permettere al commissario Francesco Paolo Figliuolo di proseguire con il suo lavoro, ritenuto indispensabile per la campagna vaccinale. Negli scorsi giorni è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a dire che in tal caso servirebbe una soluzione straordinaria per permettere al commissario di continuare a operare. Lo stesso Speranza, peraltro, si è augurato un superamento dello stato di emergenza. Ma, come fanno filtrare dal suo ministero, non sarebbe di certo d’intralcio nel caso in cui Draghi proponesse di prolungare l’emergenza. Posizione che verrebbe condivisa anche da Pd e Italia Viva, come dimostrano le parole di Francesco Boccia ed Elena Bonetti.

Perché Draghi vuole prorogare lo stato di emergenza

Draghi sembra convinto di voler prorogare lo stato di emergenza per una serie di ragioni. Sicuramente pesa la preoccupazione per la variante Delta, ormai ampiamente diffusa in Gran Bretagna, ma la cui circolazione non è, al momento, particolarmente elevata in Italia. Il secondo punto che spinge il presidente del Consiglio verso la proroga è la campagna vaccinale, che proprio a luglio-agosto sarà nel pieno: l’obiettivo è immunizzare l’80% degli italiani entro fine settembre e rinunciare ora ai poteri straordinari, soprattutto quelli della struttura commissariale, potrebbe rallentare la campagna. C’è poi un altro tema a cui Draghi guarda con molta attenzione: la ripartenza di settembre. Che riguarderà tante attività lavorative e tantissimi studenti, con l’obiettivo di un ritorno a scuola in presenza per tutti. Inoltre uno strumento come i dpcm viene ritenuto indispensabile da Palazzo Chigi, seppure in questi ultimi mesi il ricorso ai decreti della presidenza del Consiglio è stato raro. Inoltre, velocizzare le operazioni con ordinanze e altri strumenti d’urgenza è un’arma importante per sconfiggere il virus e ridurre la sua circolazione, secondo Palazzo Chigi.

Lo scontro sulla proroga dello stato di emergenza Covid

Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono già espressi contro la proroga dello stato d’emergenza. Per la leader di Fratelli d’Italia sarebbe “una follia”, mentre oggi il segretario leghista ribadisce la sua posizione, sostenendo che non abbia senso prorogare “uno stato di emergenza che nei fatti non c’è”. Sul tema Forza Italia si mostra invece più cauta, con la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, che rivede in parte la posizione espressa negli scorsi giorni: “È in corso la valutazione della proroga, non c’è ancora una decisione formale ma grande prudenza. La variante Delta non può essere sottovalutata”. Favorevole alla proroga è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto su Radio Cusano Campus: “Bisogna valutare quando deve essere prolungato, valutare un modesto prolungamento dello stato di emergenza può avere senso perché dobbiamo completare la campagna vaccinale”. Secondo Sileri “prorogare lo stato d’emergenza ci dà delle garanzie: se poi ad ottobre avremo messo il virus ko in Italia, allora è chiaro che potrà essere interrotto”.

Per chiudere la frattura nel governo si potrebbe trovare una soluzione di compromesso, già ipotizzata da Speranza: niente proroga dello stato di emergenza ma prolungamento dell’attività della struttura commissariale con un provvedimento ad hoc. Soluzione che, però, sembra non trovare il gradimento di Draghi, che vuole continuare a esercitare i poteri straordinari utili per fronteggiare con urgenza ogni eventuale necessità. E così la figura del commissario Figliuolo potrebbe diventare un pretesto per prorogare l’emergenza, giustificandola proprio con la necessità di far operare la struttura commissariale sul miglioramento della campagna vaccinale. In più il presidente del Consiglio può contare sulle dichiarazioni di molti esperti – da Fabrizio Pregliasco a Massimo Andreoni – che nelle ultime ore si sono espressi a favore della proroga dello stato d’emergenza: un’estensione che garantirebbe maggiore “flessibilità” d’azione, più rapidità di intervento e la possibilità di contrastare al meglio la diffusione delle varianti, un eventuale rallentamento delle vaccinazioni e un autunno da cui non sappiamo ancora cosa aspettarci.

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