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Perché Conte non partecipa alla piazza con Schlein contro il “decreto precariato”

Il leader del M5s Giuseppe Conte ha fatto sapere che non parteciperà alla manifestazione di Bologna indetta dai sindacati contro il decreto Lavoro. Ma M5s e Pd marceranno comunque uniti: diversi esponenti pentastellati hanno già annunciato la loro adesione alla mobilitazione del 6 maggio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Pd e M5s hanno annunciato che scenderanno in piazza insieme alla manifestazione indetta dai sindacati, Cgil, Cisl e Uil, in programma il 6 maggio a Bologna per protestare contro il nuovo decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso primo maggio. Ma non sembrerebbe un rinnovato sodalizio tra i leader dei due partiti. Se infatti la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha confermato la sua presenza, il presidente del M5s Giuseppe Conte ha fatto un passo indietro, annunciando che alla piazza di Bologna non parteciperà. Del resto Schlein ha già partecipato ieri alla Leopolda a un convegno organizzato dalla Filcams Cgil, mentre Giuseppe Conte a Firenze non si è visto. Non proprio un riavvicinamento tra i due principali partiti d'opposizione, che negli ultimi mesi si stanno contendendo la leadership della sinistra.

L'ex premier ha invece lanciato un'altra mobilitazione, organizzata questa volta dal M5s, che si terrà a giugno, in difesa del reddito di cittadinanza, che "sarà aperta anche alle altre forze politiche". Il leader pentastellato quindi tende una mano a Schlein, ma a patto insomma che sia lei ‘ospite' nella piazza del Movimento.

Ma il M5s farà sentire comunque la propria voce a Bologna a fianco delle organizzazioni sindacali. Dal Movimento fanno infatti sapere che "Il M5s presiederà ogni iniziativa di contrasto al decreto precariato, non farà mancare la sua presenza". E infatti diversi rappresentati del territorio e attivisti hanno già dichiarato che ci saranno: alla mobilitazione saranno presenti i coordinatori regionali Marco Coratti e Grabriele Lanzi, la coordinatrice M5s Bologna Michela Montevecchi, la deputata Stefania Ascari e la consigliera regionale Silvia Piccinini.

Altri parlamentari saranno impegnati con la tornata delle amministrative, mentre ha assicurato la sua presenza la vicepresidente del M5s Alessandra Todde: "Il presidente Conte è molto impegnato in campagna elettorale, ma noi saremo presenti, è una battaglia importante", ha detto oggi pomeriggio a Tagadà, su La7, spiegando che il Movimento sarà in piazza "per una nuova stagione dei diritti e del lavoro".

"Non faremo mancare la nostra presenza alle iniziative che Cgil, Cisl e Uil hanno previsto a maggio – ha ribadito in un'intervista a Fanpage.it il capogruppo del M5s in commissione Affari costituzionali alla Camera, Alfonso Colucci – Il mese prossimo, come annunciato dal presidente Conte, il M5s si farà promotore di una grande manifestazione a cui saranno invitate le parti sociali, le organizzazioni del Terzo settore e, più in generale, tutti coloro che quotidianamente si occupano di chi è in difficoltà. La Destra ha demonizzato e abbandonato queste categorie sociali, noi continueremo ad ascoltarle e aiutarle".

"Che quello guidato da Giorgia Meloni non sarebbe stato un governo schierato dalla parte dei lavoratori era ampiamente prevedibile, ma in alcun modo potevamo aspettarci dei provvedimenti così disastrosi che non solo mortificano il mondo del lavoro, ma al tempo stesso ignorano del tutto anche le esigenze delle imprese", hanno spiegato dal M5s Emilia-Romagna in una nota.

"Sin dal suo insediamento il governo Meloni ha dichiarato guerra ai lavoratori e in generale alle persone più deboli. Lo ha fatto senza mai nasconderlo. Il decreto lavoro, recentemente deliberato dal Consiglio dei ministri, se possibile, fa ancora peggio. Dalla definitiva eliminazione del reddito di cittadinanza, alla sdoganizzazione del precariato, fino alle discriminazioni sulle detassazioni dei fringe benefits. Persino una misura positiva come il taglio del cuneo fiscale viene utilizzata come specchietto per le allodole, non essendo minimamente paragonabile al taglio delle tasse sul lavoro realizzato dal Governo Conte nel 2020. In ragione di tutto questo, abbiamo deciso di aderire alla manifestazione di sabato a Bologna per pretendere dal governo una netta inversione di rotta e una decisa assunzione di responsabilità", hanno detto ancora dal M5s Emilia-Romagna.

Per il Pd l'appuntamento di sabato "rappresenta un'occasione importante per riflettere su come affrontare queste sfide e costruire una nuova stagione di lavoro e di diritti, in cui l'equità e la giustizia sociale siano al centro delle politiche", hanno detto la segretaria provincale dem Federica Mazzoni e Belinda Gottardi, responsabile Enti locali del Pd di Bologna. "I diritti dei lavoratori e delle lavoratrici chiamano ed anche il Partito democratico di Bologna risponde", perché vuole "costruire una società giusta e solidale, in cui i diritti dei lavoratori e dei cittadini siano tutelati e garantiti".

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