Perché Claudio Marchisio potrebbe essere il candidato del Partito Democratico a sindaco di Torino
Claudio Marchisio potrebbe essere il prossimo sindaco di Torino. Per ora è poco più che una suggestione, in realtà. Ma se si allineassero una serie di fattori potrebbe diventare un'ipotesi più che percorribile. Tutto inizia con un'autocandidatura nata un po' per caso, quando l'ex calciatore della Juventus ha annunciato: "Se ci fosse bisogno del sottoscritto per il territorio, sarei il primo ad esserci". È successo meno di due settimane fa, ad un evento per la presentazione di un centro medico specializzato in fototerapia. Da quel giorno è iniziato un tam tam all'interno del Partito Democratico, che ha iniziato a credere che quella di Marchisio fosse un'idea da prendere sul serio.
Sembra che lo stesso segretario dem, Nicola Zingaretti, abbia subito chiesto ai referenti della sezione piemontese del Pd di contattarlo immediatamente e verificare se la sua sia una disponibilità reale. Ma è stato lo stesso ‘principino' a raffreddare subito l'entusiasmo. "Mi piace la politica, sì, ma devo studiare", è il concetto, chiarissimo, espresso da Marchisio per declinare (al momento) la proposta. L'ex calciatore è noto per le sue idee politiche, chiaramente di centrosinistra, espresse in diverse occasioni e spesso anche sui social. Ma da questo a correre per il ruolo di primo cittadino di Torino la strada è lunga, Marchisio lo sa e vuole aspettare.
Il Partito Democratico non sembra avere fretta, al momento. Le amministrative verranno rimandate quasi certamente, oggi se ne parlerà in Consiglio dei ministri. Marchisio di tempo per studiare ne avrebbe eccome: tutta un'estate a disposizione, perché prima di ottobre – in caso di rinvio – difficilmente si tornerà alle urne. Inoltre il Pd un candidato forte per la città della Mole, evidentemente, non lo ha. Marchisio sarebbe un personaggio carismatico, con ampio consenso popolare in quanto ex calciatore, ma anche vicino ai valori dei dem. Se decidesse di impegnarsi lo farebbe con serietà e dedizione, questo è certo, e non è detto che quella che ora è una suggestione non possa diventare realtà.