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Caso Boccia-Sangiuliano

Perché Boccia è indagata e cosa hanno trovato i carabinieri a casa sua dopo la denuncia di Sangiuliano

L’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, dopo la denuncia dell’ex ministro della Cultura Sangiuliano, è indagata per minaccia o violenza a corpo politico e lesioni personali. I carabinieri ieri hanno perquisito la sua abitazione di Pompei, e hanno sequestrato anche gli occhiali smart, utilizzati in passato da Boccia per effettuare riprese anche all’interno della Camera dei deputati.
A cura di Annalisa Cangemi
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Immagine a destra dal profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia
Immagine a destra dal profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia
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Nuova pagina del caso Boccia-Sangiuliano. Dopo l'esposto presentato nei giorni scorsi dall'ex ministro della Cultura – a sua volta indagato per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla vicenda – i carabinieri del Nucleo investigativo hanno perquisito ieri mattina, su ordine della Procura di Roma, l'abitazione a Pompei dell'imprenditrice e influencer.

Il caso è scoppiato dopo che l’ex ministro della Cultura, che si è dimesso all'inizio di settembre ed è stato sostituito da Alessandro Giuli, aveva confessato in un'intervista al Tg1 di aver avuto una relazione con l'influencer e sua ex collaboratrice, assicurando però di non aver mai speso denaro pubblico per lei, e di non averla mai coinvolta in dossier riservati. Boccia aveva attaccato Sangiuliano sui social, lamentando che il ministro non avrebbe rispettato la promessa di nominarla sua consulente per i grandi eventi.

Per l'ex collaboratrice di Sangiuliano e imprenditrice i magistrati della Procura di Roma ipotizzano le accuse di minaccia o violenza a corpo politico e lesioni personali. Il reato di minaccia o violenza a corpo politico, disciplinato dall'articolo 338 del codice penale, prevede la pena della reclusione da uno a sette anni. I carabinieri nella perquisizione di ieri hanno sequestrato diverso materiale informatico, il cellulare dell'imprenditrice e degli occhiali occhiali smart, utilizzati in passato da Boccia per fare riprese anche all'interno di Montecitorio, iniziativa che poi le è costata una sorta di Daspo dai palazzi della politica romana.

L'indagine a carico di Boccia proseguirà parallelamente con quella nei confronti di Sangiuliano per le accuse di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. Anche la procura della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo per verificare un eventuale danno erariale nell'utilizzo dell'auto blu e per le trasferte del ministro in compagnia dell’imprenditrice di Pompei.

Nell'esposto depositato nei giorni scorsi dal legale di Gennaro Sangiuliano, l'ex direttore del Tg2 ricostruisce l'intero arco di tempo in cui è nata, maturata e si è conclusa la sua relazione con Boccia, soffermandosi su alcuni dettagli che i magistrati ora vogliono approfondire. In base a quanto spiegano dall'entourage dell'ex ministro, nella denuncia non sarebbero state allegate le chat comparse venerdì sul quotidiano La Verità, ma sarebbero stati forniti agli inquirenti i molti post pubblicati nelle scorse settimane dall'ex collaboratrice del ministro.

Si fa riferimento all'episodio della ferita sulla testa di Sangiuliano, che gli sarebbe stata procurata da Boccia nel corso di una accesa lite avvenuta tra il 16 e il 17 luglio scorso. Maria Rosaria Boccia avrebbe anche proposto a Sangiuliano la stipula di un "patto di riservatezza", secondo cui lui non l'avrebbe più dovuta cercare e lei non avrebbe mai rivelato la loro presunta relazione. Una richiesta alla quale l'ex ministro si è opposto.

Oltre a questo si parla anche di una presunta gravidanza, che Boccia avrebbe comunicato a Sangiuliano. Da quanto è emerso dalle accuse Boccia inoltre avrebbe contattato più volte la moglie di Sangiuliano, dicendole di avere una relazione con l'ex ministro.

Intanto, sul suo profilo Instagram l'imprenditrice oggi torna attiva, pubblicando foto e video. La prima è un'immagine di due cellulari, con l'hashatg "operativa". A seguire si vede una foto che la ritrae sorridente con un mazzo di fiori, e la scritta "sto ricevendo moltissimi messaggi di affetto e solidarietà". Poi, sotto, un "grazie" corredato da un cuore rosso. E ancora, foto di articoli relativi all'indagine a suo carico, dopo la denuncia presentata dall'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e lo screenshot di altri messaggi di sostegno. In sottofondo prima la canzone di Fiorella Mannoia dal titolo "Io non ho paura", poi il brano di Elisa "In piedi".

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