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Perché aumenteranno le bollette di luce e gas e quanto ci costerà il rincaro

A partire da ottobre è previsto un aumento per le bollette di luce e gas. Il ministro Cingolani ha lanciato l’allarme nei giorni scorsi dicendo che ci sarebbe stato un rincaro del 40% sul prezzo dell’energia elettrica. Adesso il governo è a lavoro su alcune misure contro il caro bollette da presentare entro il 1° ottobre, quando ci saranno le revisioni trimestrali delle tariffe.
A cura di Giuseppe Pastore
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A partire da ottobre le bollette di luce e gas degli italiani subiranno un netto rincaro. "Lo scorso trimestre la bolletta è aumentata del 20% e nel prossimo aumenterà del 40%", ha detto qualche giorno fa il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani annunciando l'imminente stangata sul costo dell'energia elettrica. "Queste cose vanno dette perché abbiamo il dovere di affrontarle", ha aggiunto il ministro. Secondo le previsioni, però, ad aumentare di circa il 30% sarà anche il gas. L'aumento dei costi in bolletta è iniziato nel terzo trimestre 2021, a partire da luglio, e il prossimo salasso era già in previsione. I principali motivi della crescita del costo delle bollette di elettricità e gas sono da individuare nel progressivo aumento di prezzo a livello internazionale del gas, ma anche del costo delle materie prime e dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 (anidride carbonica) prodotta. In base alle previsioni fatte dal ministro Cingolani, i rincari potrebbero raggiungere i 100 euro all'anno per la luce e i 400 euro per il gas. Considerando il fabbisogno di energia elettrica di una famiglia tipo, l'Unc (l'Unione nazionale dei consumatori) ha stimato che il costo della bolletta elettrica potrebbe salire di 247 euro annui. Le stime precise, tuttavia, saranno rese note solo dal 1° ottobre, quando l'Arera (l'Autorità per l'energia elettrica) effettuerà la revisione trimestrale delle tariffe. Per questo, il governo sta lavorando a misure per ridurre i rincari in bolletta da presentare proprio entro quella data.

Aumento della bolletta elettrica: i costi di CO2

Tra i fattori alla base dell'aumento dei costi della bolletta elettrica c'è l'ascesa dei prezzi di emissione di CO2, detti anche Ets (Emission Trading Scheme), che attualmente hanno raggiunto un costo che si aggira introno ai 50 euro per tonnellata di CO2 prodotta. Questo accade perché il sistema di emissioni europeo prevede che le grandi aziende paghino per l'anidride carbonica emessa e quindi, per produrre, devono comprare quote di emissione. Le politiche restrittive adottate dall'Unione europea in fatto di decarbonizzazione, tuttavia, hanno causato un aumento dei prezzi di queste quote e quindi una forte crescita dei prezzi di emissione di CO2 che pesano circa un quinto del totale sul rincaro finale.

Quanto aumenteranno le bollette: i costi del gas

Anche la bolletta del gas aumenterà in modo significativo: secondo le previsioni, il rincaro raggiungerebbe il 30% in più ogni anno. Per l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) già nel terzo trimestre del 2021 i costi del gas sono aumentati del 50% rispetto al secondo. Questo avviene perché il fabbisogno energetico italiano si basa prevalentemente sul gas e quindi su centrali termoelettriche alimentate con il metano. Le energie rinnovabili, inoltre, in Italia come in altri paesi europei, non sono sufficienti a soddisfare l'intera domanda. A contribuire all'aumento del prezzo del gas è stato anche il clima. La richiesta di gas, infatti, si è tenuta alta sia in primavera, quando si sono registrate temperature sotto la media ed è stato necessario accendere i riscaldamenti, sia in estate quando, invece, l'energia elettrica era necessaria per alimentare gli impianti di condizionamento dell'aria.

Aumento della domanda di energia

Il rincaro in bolletta non è un caso italiano, ma riguarda tutti quei paesi che importano materie prime per la produzione di energia. Con la ripresa economica successiva al lockdown, la domanda di energia (e di conseguenza di gas) è aumentata a livello internazionale causando un'eccesso di domanda rispetto all'offerta e generando un aumento del costo delle materie prime. Con la ripresa delle attività produttive, infatti, è cresciuta la richiesta da parte delle aziende di materie prime e, in particolare, di gas. La Cina è stato il primo paese ad uscire dall'emergenza e quindi a riprendere la richiesta di gas. Questo ha penalizzato gli stati europei che hanno superato solo dopo il paese asiatico il lockdown e che, quindi, hanno dovuto pagare di più per il trasporto. Il risultato è che il prezzo finale, per consumatori e imprese, lieviti a causa di tutte queste variabili.

Tutte le misure del governo contro il caro bollette

Il governo italiano è già intervenuto a luglio per ridurre i rincari dello scorso trimestre con uno stanziamento economico di 1,2 miliardi di euro per tenere basso l'incremento dei prezzi in bolletta. Adesso, con l'autunno alle porte e una nuova stangata in arrivo per cittadini e imprese, l'esecutivo è a lavoro su un decreto legge contro il caro bollette. Il nuovo provvedimento dovrebbe con un taglio agli oneri di sistema e vedere la luce prima del 1° ottobre, quando è prevista la revisione trimestrale delle tariffe da parte dell'Arera.

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