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Elezioni regionali 2020

Per Susanna Ceccardi, candidata della Lega in Toscana, essere antifascisti oggi non ha senso

Susanna Ceccardi, candidata della Lega alla presidenza della Toscana alle prossime elezioni regionali, sostiene che essere antifascisti oggi non ha più senso: “Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Candidata della Lega alle prossime elezioni regionali in Toscana, Susanna Ceccardi usa parole tutt’altro che nette per parlare di fascismo e antifascismo. Anzi, arriva a dire che secondo lei, semplicemente, oggi essere antifascisti non ha più senso. Ceccardi risponde a un’intervista a Repubblica Firenze e la domanda che le viene rivolta è diretta: “Lei è antifascista?”. La replica, però, non è altrettanto diretta. “Io sono anti-ideologica – afferma la candidata leghista –. E vengo anche io da una storia rossa: ho una famiglia di tradizione di sinistra, il fratello di mio nonno era un partigiano e fu ucciso dai fascisti. Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste. Sono dalla parte dei temi”.

Ceccardi, l'antifascismo e i voti di Casapound

Non si definisce antifascista, quindi, Ceccardi. La deputata europea eletta con la Lega ritiene che ormai non si possa più fare questa distinzione perché il fascismo è “un nemico che non esiste” più ai giorni d’oggi. Ma la non-risposta di Ceccardi sembra essere in parte spiegata dalla sua mancata risposta, successiva, a una domanda sui voti di destra. “Accetterebbe i voti di Casapound?”, le chiede il giornalista. E anche in questo caso la risposta è tutt’altro che netta: “Il voto è libero e segreto. A nessuno viene chiesto censo, orientamento sessuale, religioso o politico prima di entrare in cabina elettorale”. Allo stesso tempo, inoltre, Ceccardi si dice pronta a candidare volti di sinistra nelle sue liste civiche: “Perché no?”, risponde.

La candidata leghista non si dimette dal Parlamento Ue

Altro tema affrontato durante l’intervista è quello del suo eventuale doppio ruolo. Attualmente, infatti, Ceccardi è parlamentare europea e ha deciso di non dimettersi per la campagna elettorale. A chi le chiede perché non si dimette da europarlamentare, la leghista risponde: “Giani si è dimesso da presidente del Consiglio regionale? Anche lui dovrebbe allora. Io mi candido a governatrice, non all’opposizione. Se perdo torno nel ruolo per cui mi hanno eletta. La mia collega Bonafè manco si è messa in partita per tenersi la poltrona in Europa, io sì”.

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