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Per Natale l’Italia potrebbe essere zona arancione: cosa cambierebbe e quali sarebbero le regole

Tra le ipotesi al vaglio del governo per il Natale c’è anche quella di rendere tutta l’Italia zona arancione. Un’opzione probabile, considerando che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vuole escludere a ogni costo un lockdown generalizzato. Andiamo a vedere cosa succederebbe in caso di zona arancione, cosa cambierebbe e quali sarebbero le regole da seguire durante le feste.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Natale dovrebbe portare con sé nuove restrizioni per gli italiani. Durante le festività potrebbero essere in vigore ulteriori limitazioni sulle attività commerciali e anche sugli spostamenti. Al momento il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, esclude un nuovo lockdown. Così delle due ipotesi in campo – quelle di un’Italia zona rossa o zona arancione – sembra che la più probabile sia una: tutto il territorio nazionale potrebbe seguire le restrizioni previste attualmente per le Regioni in fascia arancione. Durante le festività, dunque, bar e ristoranti potrebbero essere chiusi, mentre i negozi resterebbero aperti. Ci sarebbero limitazioni anche agli spostamenti, con il divieto di uscire dal proprio comune. Vediamo quali potrebbero essere le regole in Italia durante le feste in caso di zona arancione nazionale.

Gli spostamenti in caso di zona arancione nazionale

Gli spostamenti vengono consentiti, in area arancione, dalle 5 alle 22 solamente nel proprio comune, senza necessità di autocertificazione. Dopo le 22, invece, saranno consentiti solo gli spostamenti per motivi di lavoro, necessità o salute. Sono sempre vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune, salvo le stesse motivazioni o per usufruire di servizi non disponibili nel proprio territorio (per esempio andare all’ufficio postale o anche in un supermercato più conveniente). È sempre consentito il rientro al domicilio, abitazione o residenza. Viene inoltre raccomandato di non ricevere persone in casa diverse dai propri conviventi. Si può, invece, andare da amici e parenti non autosufficienti per assisterli. Vengono consentiti anche gli spostamenti per raggiungere un figlio minorenne, anche se vive in un comune diverso dal proprio.

Chiusi bar e ristoranti, aperti i negozi

Chiusura per tutti i servizi di ristorazione. In caso di zona arancione ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie saranno aperti solamente per il servizio d’asporto dalle 5 alle 22 e per le consegne a domicilio, senza limiti di orario. Restano invece aperti i negozi. Chiusi, invece, i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, fatta eccezione per le farmacia, i negozi di generi alimentari, i tabacchi e le edicole al loro interno.

Funzioni religiose, sport e passeggiate

Sono consentite le funzioni religiose: si può quindi partecipare alle messe nel rispetto dei protocolli vigenti. Chiusi, invece, musei e luoghi della cultura, così come palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Vietato lo sport di contatto, mentre nelle zone arancioni sono consentite le passeggiate e l’attività motoria dalle 5 alle 22, prima che scatti il coprifuoco. Permesso, secondo le regole delle aree arancioni, anche l’utilizzo della bicicletta sia per gli spostamenti normalmente consentiti che per svolgere attività motoria e sportiva.

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