Per la stampa estera in Italia alle politiche trionfa l’estrema destra di Giorgia Meloni
La notte è lunga, bisogna aspettare che i dati si stabilizzino, le frasi di rito della giostra elettorale imperversano e serve cautela, ma sin dai primi exit poll il trionfo di Giorgia Meloni alle Elezioni Politiche 2022 pare la sola certezza indiscutibile, oltre allo scoraggiante dato di un'astensione che cresce del 10% rispetto alle elezioni del 2018.
A corroborare la convinzione di una vittoria incontestabile di Fratelli d'Italia sono i primi segnali che arrivano dalla stampa estera, con i principali quotidiani stranieri che incoronano Giorgia Meloni come premier in pectore. "Giorgia Meloni primo premier di estrema destra dai tempi di Mussolini", scrive Cnn analizzando la forbice tra il 22 e il 26% emerso dai primi exit poll delle 23.
Più cauto il Financial Times, che sottolinea come "Giorgia Meloni si prepari ad essere il primo ministro donna in Italia, dove molti premier non riescono a chiudere il mandato". Linea simile al The Guardian, che vede Meloni destinata a "guidare un governo formato dalla coalizione di centrodestra che si aggira attorno al 45% circa dei consensi". "Estrema destra in testa nelle elezioni italiane", titola il Washington Post.
"Coalizione di destra largamente in testa", titola il sito di Le Figaro, tra i quotidiani storici francesi, tradizionalmente destrorso. Differente la linea di Le Monde, che invece piazza in apertura il duo Calenda-Renzi, a quest'ora vicino all'8% dei consensi, individuando il terzo polo come la coalizione che, di fatto, si rivelerà determinante nella formazione del prossimo governo. Liberation, quotidiano di sinistra, non ha dubbi nel definire Meloni già destinata alla guida del Paese.
"La destra radicale vince le elezioni in Italia", sentenzia invece lo Spiegel, principale quotidiano tedesco. "L'ultra destra vince per la prima volta le elezioni in Italia", titola invece l'edizione online di El Pais, tra i principali quotidiani spagnoli. Insomma, la percezione dall'estero del destino politico italiano pare già chiara e definita.