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Per il Pd la promozione del console fascio-rock Vattani danneggia l’Italia, ma il governo lo difende

La promozione di Mario Vattani, il console “fascio-rock”, ad ambasciatore di rango secondo il Pd “lede profondamente l’immagine dell’Italia”. Ma il governo tira dritto e spiega che la promozione del diplomatico è giustificata da meriti professionali.
A cura di Annalisa Cangemi
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Questa mattina alla Camera dei deputati è stata presentata un'interpellanza di Lia Quartapelle (Pd), sottoscritta anche dai deputati Pd Laura Boldrini, Peppe Provenzano, Fabio Porta e Federico Fornaro, sulla recente nomina ad ambasciatore di rango del diplomatico Mario Vattani, nonostante la vicenda che lo vide protagonista nel 2011, quando venne ripreso mentre si esibiva con il gruppo "Sottofasciasemplice" a un concerto organizzato da Casapound, inneggiando al fascismo e alla Repubblica di Salò dal palco. Un episodio che gli aveva fatto guadagnare il soprannome di "console fascio-rock".

Per quello show era stato sospeso per quattro mesi dal ministero degli Esteri quando era console italiano a Osaka. Dopo un lunga pausa il punto di svolta per la sua carriera diplomatica è arrivato nel 2021, quando il governo Draghi lo ha nominato ambasciatore a Singapore. Mentre lo scorso febbraio il governo Meloni gli ha dato l'incarico commissario italiano di Expo 2025 a Osaka. La promozione per lui è arrivata a fine gennaio, e ha subito scatenato polemiche.

Il governo però, per bocca del viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, ha confermato la sua scelta, e ha blindato l'ambasciatore, spiegando che ha svolto "un servizio definito di eccellente qualità" e "il suo comportamento non ha dato adito a ulteriori rilievi", per cui la sanzione si ritiene "debitamente scontata" e la promozione è giustificata da meriti professionali.

Cirielli – ripetendo le parole pronunciate nel 2021 da Marina Sereni, allora viceministra degli Esteri, in risposta a un'analoga interpellanza di Quartapelle dopo la nomina del diplomatico a capomissione a Singapore – ha ricordato che per quella vicenda Vattani "venne sottoposto a un procedimento disciplinare che si concluse con la sospensione dal servizio per quattro mesi e il richiamo da Osaka, dove era console".

Il viceministro ha sottolineato che non si dovrebbe prescindere da una "valutazione di merito" e che è stato preso in esame l'intero percorso professionale di Vattani; ha quindi elencato gli "importanti ruoli e funzioni di responsabilità" ricoperti da Vattani, che si è distinto per "competenza e professionalità ai massimi livelli".

Infine, ha sintetizzato il prestigioso curriculum dell'ambasciatore, sottolineando che sono stati presi in considerazione tutti gli elementi "per una valutazione unitaria dell'intero percorso professionale". La risposta non ha soddisfatto la deputata interpellante: "Ci mancherebbe altro che non abbia fatto bene nello svolgimento delle sue funzioni", ha affermato, criticando la scelta fatta dal governo di premiare tra tanti chi si è distinto "per le chiare idee fasciste che non ha mai rinnegato e che sono in contrasto con la Costituzione antifascista".

Cirielli ha risposto anche alla questione sollevata in riferimento al trattamento economico corrisposto all'ambasciatore Vattani nella sua attuale funzione di commissario generale per Expo 2025 Osaka, assicurando che rientra nei limiti previsti dalla legge. "Ai commissari spetta l'indennità di servizio all'estero", che "non ha natura retributiva e non concorre al computo del limite retributivo", ha spiegato il viceministro. Inoltre, Cirielli ha fatto presente che il commissario Vattani ha avviato un programma di contenimento dei costi che "ha generato un risparmio di oltre sette milioni di euro" e che l'Italia è il primo Paese tra i circa 160 ad avere avviato i lavori del padiglione nazionale. Il dirigente della Farnesina ha parlato anche delle altre iniziative intraprese, come la "collaborazione innovativa" col Vaticano, e soprattutto ha evidenziato l'importanza del mercato in cui si svolgerà l'Expo.

"Noi ci dichiariamo non soddisfatte e francamente lo stesso dovrebbe essere per voi, se è vero che il ministro Tajani non era stato informato della promozione ad ambasciatore di rango di Mario Vattani, e forse era dell'idea che non doveva essere promosso. Avete scelto Vattani, un diplomatico che ha delle chiare idee fasciste che non ha mai rinnegato, in contrasto con quanto previsto dal dettato costituzionale. Questa scelta lede profondamente l'immagine del nostro Paese. L'intero resto del corpo diplomatico, per bocca del sindacato, ha detto chiaramente che questa nomina ‘è gravissima, mortifica la diplomazia italiana e prefigura il rischio che l'Italia venga rappresentata in paesi di primaria importanza da un funzionario indegno di ricoprire tale ruolo'. Se questi sono i criteri con cui vengono promossi i funzionari tanti auguri al nostro Paese. Soprattutto tanti auguri alle tante e ai tanti funzionari che in scienze e coscienza, ogni giorno, lavorano per il nostro Paese, ma che non hanno la fortuna né di far parte del cerchio magico della presidente del Consiglio con parentela importante, né di avere militato in movimenti che tradiscono i valori della Costituzione", ha detto la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri, replicando in Aula al viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

"Dieci anni fa – ha detto Laura Boldrini illustrando l'interpellanza – l'allora console Vattani si esibiva con il nome di ‘Katanga' con il suo gruppo a una festa di Casapound, quelli che si definiscono fascisti, meritandosi l'appellativo di ‘fascio rock'. Tutto potevo immaginare tranne che a questo signore, che aveva disonorato il nostro Paese e il nostro corpo diplomatico, gli sarebbe stata affidato l'incarico di commissario dell'Italia per l'Expo di Osaka, che sarebbe salito di grado, promosso ambasciatore a vita dal governo Meloni, che avrebbe accompagnato la presidente del Consiglio nei suoi incontri ufficiali in Giappone".

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