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Per il governo il Superbonus era una macchina distorta a cui andava messo un freno

Il Superbonus è una macchina distorta a cui bisognava mettere un freno. Lo dice il ministro delle Imprese, mentre alla Camera si discutevano delle mozioni in materia di incentivi edilizi.
A cura di Annalisa Girardi
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Secondo il governo il Superbonus è una macchina perversa, a cui bisognava trovare una soluzione. "C'era bisogno di mettere mano, c'era bisogno assolutamente di un freno, perché era una macchina perversa che di fatto stava mettendo a rischio la stabilità dei conti dello Stato", ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, durante un'intervista a margine dell'assemblea della Fiom e Filctem Cgil. Evento a cui era presente anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che da parte sua ha sottolineato: "Dare il Superbonus a tutti a prescindere dalla condizione e dal reddito è stato un errore".

Intanto oggi, alla Camera, sono state discusse alcune mozioni che hanno riguardato il Superbonus. Tra queste anche una proveniente dalla maggioranza, cioè da Forza Italia. Un documento in cui si è sottolineato come "sussiste una significativa disparità di cifre tra quanto iscritto nei documenti pubblici e quanto riportato nei calcoli da autorevoli istituti, che giungono a sostenere che il reale impatto dei bonus edilizi sui conti pubblici sia limitato a una quota molto inferiore di quanto dichiarato".

Forza Italia ha quindi chiesto una "razionalizzazione e semplificazione" per quanto riguarda il sistema degli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni. Non solo: anche un intervento progressivamente più leggero dello Stato al crescere del reddito di chi presenta la richiesta.

"Da un lato lo sblocco dei crediti pregressi nel rispetto dei parametri e dei conti pubblici, dall’altro un piano per la riqualificazione immobiliare fondato su un sostegno stabile e strutturale all’efficienza energetica e alla sicurezza sismica, in linea con gli obiettivi europei Fit for 55, evitando di ripetere gli errori commessi dai governi precedenti sul Superbonus", ha spiegato la deputata prima firmataria delle mozione, Erica Mazzetti.

La mozione di Verdi e Sinistra, invece, richiamava più che altro al Green Deal europeo e alla normativa Ue per quanto riguarda la lotta alle emissioni climalteranti. La mozione del Movimento Cinque Stelle, infine, rivendicava il ruolo dell'incentivo nella spinta dell'economia in un momento complesso. Il Superbonus veniva definito come "il principale motore di crescita negli ultimi due anni".

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