Per il governo c’è “assolutamente bisogno” di riaprire senza limiti le discoteche
Da giorni le discoteche sono finite al centro della discussione tra governo, Regioni e struttura commissariale. Il motivo principale è uno: sono le uniche attività che, ad oggi, non hanno ancora una data certa in cui poter riaprire e ripartire. Sì, ci sono degli esperimenti che verranno fatti agli inizi di giugno, a Milano e Gallipoli, sull'onda di quanto già visto all'estero, ma non è ancora prevedibile quando arriverà l'ok del Comitato tecnico scientifico. Nel frattempo, però, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha rilanciato spesso l'esigenza di "permettere alle discoteche di riaprire come tali, senza dare limitazioni e distanziamento". Perché "parliamo sia di posti di lavoro che di opportunità per i nostri ragazzi che hanno bisogno di condividere momenti insieme".
Il sottosegretario, oggi in visita a Sanremo, ha ricordato che due giorni fa "l'associazione che riunisce questo mondo ha presentato un protocollo", che è stato girato al Cts. Perciò "confidiamo, in tempi rapidi, di trovare una soluzione per permettere alle discoteche di riaprire in una situazione di normalità – ha annunciato Costa – Quando parliamo di discoteche non possiamo parlare di distanziamento, la discoteca è luogo di aggregazione per antonomasia". Poi ha insistito ancora: "C'è assolutamente bisogno di riaprirle, dobbiamo capire in che modo, per garantire sicurezza, monitoraggio e tracciabilità, dare una soluzione diventa difficile e se ne avessi una le discoteche sarebbero aperte".
Insomma, le discoteche devono assolutamente riaprire, ma non si sa bene su che presupposto visto che non si sa come garantire la sicurezza. Nel frattempo il generale Figliuolo ha appoggiato la proposta di utilizzare le discoteche come centri di vaccinazione per i giovani, anche per gli open day, mentre il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, chiede al governo di riflettere sull'accesso ai locali con il green pass. Nelle tre Regioni che lunedì 31 maggio andranno in zona bianca, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, si lavora a delle ordinanze locali che possano far riaprire le discoteche semplicemente con il servizio di bar e ristorazione, ma senza ballare. Per ora.