Per i vaccinati con Johnson & Johnson ok a richiamo dopo sei mesi (con Pfizer)
Chi si è immunizzato con il vaccino monodose di Johnson & Johnson potrà fare il richiamo dopo sei mesi. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa anticipa la comunicazione ufficiale dell'Agenzia italiana del farmaco, che dovrebbe arrivare in giornata. "Sulla nuova dose di vaccino anti-Covid per coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson, l'intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati i 6 mesi dall'inoculazione o per chi vuole anche prima. La decisione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dovrebbe arrivare entro oggi". Lo dice all'Ansa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. La decisione interessa un milione e mezzo di italiani, che si sono vaccinati con Johnson & Johnson. Dopo l'ufficialità dell’Aifa arriverà la circolare del ministero della Salute con tutti i dettagli sull'inoculazione e sull'ottenimento del green pass. Il comitato tecnico scientifico dell’agenzia del farmaco dovrebbe comunicare anche il via libera alla terza dose agli under 60.
Secondo il membro del governo quindi la somministrazione della seconda dose, con un vaccino anti Covid a RNA messaggero – si pensa a Pfizer/BioNTech – potrebbe avvenire anche prima che siano trascorsi i sei mesi dall'inoculazione del siero J&J.
Il via libera dell'Aifa è stato confermato anche dal professor Luca Richeldi, direttore dell'Unità di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma, intervenuto ad Agorà su Rai tre: "Credo che oggi la Commissione tecnico scientifica di dell'Agenzia Italiana del Farmaco darà il via libera all'indicazione per fare la seconda dose per chi ha fatto il vaccino Johnson & Johnson, che avrà la funzione di un booster". Ma "in prospettiva la dose di richiamo per tutta la popolazione sarà una misura necessaria e utile per avere un'ulteriore protezione del rischio, come vediamo in Israele".
La dose aggiuntiva di vaccino si è resa necessaria alla luce anche della risalita dei casi, che potrebbe presto sfociare in una quarta ondata, tenendo conto anche del calo di protezione e dell'abbassamento del livello di anticorpi che si registra con il passare del tempo. Il governo ha già autorizzato la terza dose a tutte le persone di più di 60 anni che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 6 mesi, e a tutti i fragili. Entro l'anno la dose booster potrebbe arrivare anche per i 50enni e per gli insegnanti, come ha anticipato questa mattina il sottosegretario Costa.