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Per i pm il bancario che spiava i conti di Meloni aveva complici. Bankitalia a Intesa Sanpaolo: “Chiarisca”

Si allarga la vicenda dei conti correnti violati: secondo i pm di Bari l’ex bancario spione avrebbe “agito in concorso” con altri. Bankitalia ha chiesto intanto chiarimenti a Intesa Sanpaolo, su cui pende ora una possibile sanzione per le falle nella sicurezza.
A cura di Annalisa Cangemi
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I ministri del governo e diversi esponenti della maggioranza in modo compatto denunciano la vicenda dei conti correnti violanti da parte di un ex dipendente di Intesa Sanpaolo, che secondo un'inchiesta della procura di Bari, avrebbe spiato i conti di Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, il suo ex compagno Andrea Giambruno, ma anche di altri politici, come Crosetto, Fitto, Santanchè, La Russa, e di personaggi dello sport e dello spettacolo.

"Io sono la persona più dossierata d'Italia, le dirò che nel dramma c'è la buona notizia. E la buona notizia è, intanto, che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse questa è anche la ragione per la quale io sono così dossierata", ha detto la premier Giorgia Meloni in una intervista al direttore del Tg5, parlando del caso. "Io mi sono data una spiegazione, poi spero chiaramente che una spiegazione ce la dia la magistratura a un certo punto", ha aggiunto.

La vicenda dei conti correnti dei politici spiati

Quasi 7mila accessi, iniziati nel 2022, "tutti abusivi", in violazione delle norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili. Non è ancora chiaro perché l'ex dipendente della filiale di Bitonto di Banca Intesa, Vincenzo Coviello, 52 anni, licenziato lo scorso 8 agosto, ha compiuto queste violazioni. Ora l'uomo è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato: ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno perquisito la sua abitazione e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici. Ai pm l'uomo ha assicurato di aver agito da solo, per mera curiosità, ma secondo il decreto di perquisizione del 10 ottobre l'ormai ex impiegato della banca agiva "verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare" considerati presumibilmente "mandante/i degli accessi abusivi".

Sono 34 le personalità politiche coinvolte dagli accessi illeciti ai conti correnti, che sono oggetto di inchiesta da parte della Procura di Bari. Gli accessi complessivi sono stati 6.600 e hanno riguardato 3.500 clienti, tra cui anche altre 43 personalità note alle cronache, in quanto figure del mondo dello sport, dello spettacolo e altro, nonché 70 soggetti interni alla banca, in particolari attivi in posizioni apicali e manager. Il bancario spione setacciava anche i movimenti delle carte di credito. Di queste operazioni non sarebbero tuttavia rimaste tracce: lo stesso Coviello ha ammesso di aver cancellato tutto.

In molti casi, spiegano fonti accreditate, si tratta di accessi avvenuti una sola volta e con un tempo di accesso e consultazione di pochi secondi, al massimo qualche minuto. Non sarebbero stati scaricati file. A partire da ottobre 2023, ovvero da quando il sistema di controllo della banca ha individuato le anomalie, inoltre, non sono più avvenuti accessi nei confronti di conti di personalità con rilievo pubblico. Gli altri accessi riguardano persone fisiche e giuridiche attinenti alla sfera personale, locale e professionale dell’ex dipendente.

L'estrema facilità con cui Coviello ha avuto accesso ai conti in questione suscita molti interrogativi sui sistemi di sicurezza interni alla banca. Tanto che ieri la Banca d'Italia ha chiesto a Intesa "di fornire chiarimenti sull'accaduto e sulle iniziative che intende intraprendere al riguardo". Intesa Sanpaolo rischia ora sanzioni.

Le accuse del governo e della maggioranza

"Un vero e proprio attentato alla democrazia", lo ha definito il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, rispondendo a Matera, a una domanda sul presunto dossieraggio. "Il problema vero – ha detto Donzelli – è che c'è qualcuno in Italia che non ha accettato di aver perso le elezioni. Qualcuno cerca in tutti i modi, anche illegittimi e scorretti di provare a condizionare o a ribaltare il risultato elettorale", è l'accusa.

"In un'azione sistematica di spionaggio e dossieraggio di grandi personaggi politici, in gran parte appartenenti ad una parte politica, è chiaro che c'è forte il sospetto della volontà di creare un'alterazione del percorso democratico", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo alla festa de Il Foglio.

"Spiare i conti correnti, le carte di credito, i movimenti bancari, significa sapere tutto di una persona e della sua famiglia. Tutto ciò che fa, tutte le sue abitudini. Significa sapere in che ristorante o pizzeria potrei trovarlo oppure dove andrà in vacanza. Significa conoscere la scuola dei figli, dove la moglie fa la piega, dove la famiglia fa la spesa. Significa conoscere la sfera intima e privata di ognuno. Gravissimo per chiunque. E tutti dovremmo condannare e scandalizzarci. Anche, consentitemelo, quando si parla di Giorgia Meloni e Guido Crosetto, al di là del fatto che siano premier o il ministro della Difesa, pro tempore", ha scritto su "X" il ministro della Difesa Guido Crosetto.

"Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – abbiamo altre cose serie di cui occuparci, abbiamo problematiche nazionali ed internazionali che assorbono le nostre vite e le nostre energie e vorremmo avere almeno la serenità per farlo al meglio".

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