Per Giorgio Napolitano ci saranno funerali di Stato e lutto nazionale, domani la camera ardente
A poche ore dalla morte di Giorgio Napolitano, arrivata a 98 anni dopo un lungo ricovero in una clinica romana, iniziano a delinearsi le informazioni sulle celebrazioni funebri per il presidente della Repubblica emerito. Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano nella notte ha ufficialmente stabilito che si celebreranno i funerali di Stato: questo significa che non sarà necessario svolgere un Consiglio dei ministri straordinario per arrivare a questa decisione. I funerali si terranno martedì 26 settembre, e si svolgeranno alla Camera con una cerimonia laica. Fino a quel giorno, negli edifici pubblici e nelle sedi diplomatiche dell'Italia in giro per il mondo le bandiere saranno a mezz'asta. Il 26 settembre sarà giornata di lutto nazionale.
Intanto continuano ad arrivare i messaggi di cordoglio. Dalla collega senatrice a vita Liliana Segre, che l'ha ricordato come esponente di quella generazione che "costruì un Paese nuovo e migliore dalle ceneri del fascismo", alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che l'ha definito un "grande statista", e anche al presidente russo Vladimir Putin.
Quando saranno i funerali di Napolitano e a chi spettano le esequie di Stato
Come già ricordato nei giorni dopo il decesso di Silvio Berlusconi, i funerali di Stato sono previsti espressamente per tutti coloro che hanno ricoperto le più importanti cariche della politica italiana: presidente di Camera o Senato, presidente della Corte costituzionale, presidente del Consiglio o presidente della Repubblica. Non c'era dubbio, quindi, che per Giorgio Napolitano – il primo presidente a essere rieletto a Quirinale per un secondo settennato – sarebbero arrivate le esequie di Stato.
Ci sono anche stati casi in cui la famiglia della persona deceduta ha preferito una cerimonia privata, così rinunciando ai funerali di Stato. Nel caso di Giorgio Napolitano, invece, le esequie si svolgeranno martedì 26 settembre a Montecitorio. Si tratterà comunque di una cerimonia laica.
Bandiere a mezz'asta e lutto nazionale per Giorgio Napolitano
Se il funerale di Stato è una cerimonia prevista dalla legge, e quindi non dipende dalle decisioni del governo, lo stesso non si può dire per la giornata di lutto nazionale. Si tratta di una prassi consolidata, specialmente per chi ha ricoperto la carica più importante dell'ordinamento italiano, ma non obbligatoria.
Il sottosegretario Mantovano, e tramite lui il governo Meloni, ha comunque deciso di procedere. Innanzitutto, nei prossimi giorni le bandiere saranno a mezz'asta: "Si dispone, dal 22 settembre 2023 e fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato, l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero". In più, "il giorno delle celebrazioni delle esequie di Stato", cioè martedì 26 settembre, sarà dichiarato lutto nazionale".
Quando sarà la camera ardente di Napolitano e dove
Ciò che si sa invece sono alcune informazioni riguardanti la camera ardente: questa si terrà in Senato, secondo le informazioni diffuse ieri. Lo stesso presidente del Senato Ignazio La Russa ha detto che Palazzo Madama è pronto a "ospitare le ultime ore in cui potremo salutarlo". Napolitano era senatore a vita, ma è stato anche presidente della Camera, cosa che aveva fatto pensare a Montecitorio come luogo per la camera ardente.
L'apertura della camera ardente avverrà domani mattina, domenica 24 settembre. Tutte le informazioni più dettagliate saranno decise, oggi, in un incontro tra il cerimoniale dello Stato e la famiglia di Giorgio Napolitano. L'ipotesi è che la camera sarà aperta a tutti dalle 11 alle 19 di domenica, e poi lunedì dalle 10 alle 16.
I messaggi di cordoglio, da Liliana Segre a Vladimir Putin
"Ci ha lasciato un grande italiano", ha scritto la senatrice a vita Liliana Segre in una nota. "Figura pubblica di particolare rilievo, ha segnato con la sua presenza e il suo impegno politico, parlamentare, istituzionale decenni di vita della Repubblica. Esponente di quella generazione che, giovane nell'immediato secondo dopoguerra, costruì un Paese nuovo e migliore dalle ceneri lasciate dal fascismo".
Il cordoglio è arrivato anche dall'estero. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha condiviso un messaggio sui suoi profili social: "Un grande statista italiano, con un forte cuore europeo. È stato un'ancora di stabilità per il suo Paese in tempi difficili, profondamente convinto che un'Europa unita fosse nell'interesse dei suoi cittadini". Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di una "figura eminente della politica italiana ed europeo convinto". Il segretario di Stato degli Usa, Anthony Blinken, l'ha ricordato come "uno statista che ha dedicato la sua vita alla democrazia, ai diritti umani e all'unità europea".
Anche il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio. Il Cremlino, infatti, ha fatto recapitare una nota al Quirinale: "Caro signor Mattarella, la prego di accettare le mie più sentite condoglianze per la scomparsa dell'ex presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano […] È venuto a mancare uno statista eccezionale", recitava il telegramma.