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Per Eurostat il 63% delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese, Pd: “Governo Meloni non se ne occupa”

Il Pd attacca il governo dopo la diffusione degli ultimi dati Eurostat sulla povertà, secondo cui oltre il 63% delle famiglie ha problemi ad arrivare a fine mese: “In questo scenario il Governo sceglie di penalizzare i ceti più deboli, facendo cassa sulla sanità pubblica e garantendo vie preferenziali agli evasori”, ha commentati Pina Picierno, a proposito della manovra.
A cura di Annalisa Cangemi
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Gli ultimi dati Eurostat sulla povertà sono allarmanti. L'Italia è l'unico fra i grandi Paesi europei in cui la percentuale di famiglie che segnala almeno qualche difficoltà ad arrivare a fine mese nel 2022 è sopra il 63%.

La quota di famiglie che dichiara almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti nel 2022 varia da meno di un quarto in Svezia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Lussemburgo all'80,3% in Bulgaria e all'89,6% in Grecia. L'Italia con almeno il 63% del totale supera Francia, Polonia, Spagna e Portogallo. La media europea è di 45,5%.

"Gli ultimi dati Eurostat sono drammatici: il 63% non arriva a fine mese. In questo scenario il Governo sceglie di penalizzare i ceti più deboli, facendo cassa sulla sanità pubblica e garantendo vie preferenziali agli evasori. La manovra presenta interventi estemporanei privi di programmazione, che procedono nella direzione di acuire le diseguaglianze e i divari senza alcuna visione", ha scritto in una nota Pina Picierno, vicepresidente dell'Europarlamento.

"Oggi Eurostat ci consegna un dato pesante come un macigno: oltre il 63% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese, contro una media Ue del 45,5%. Non riuscire a far quadrare i conti per vivere è la quotidianità per chi ha un lavoro ma è sottopagato, per chi ha in famiglia una persona fragile e non autosufficiente, per chi deve scegliere tra pagare le bollette e comprarsi le medicine. Ma le priorità della prossima manovra, la fuga di fronte alla nostra proposta di salario minimo, i tagli già apportati alla sanità pubblica e quelli che si apprestano a fare, fino allo scandalo dei fondi per la disabilità, dimostrano che di questi italiani il Governo Meloni non ha nessuna intenzione di occuparsi. L’Italia è un grande Paese, il cui sviluppo economico e civile dipende anche dalla capacità delle istituzioni di ridurre le diseguaglianze e creare coesione sociale. Gli italiani, a cominciare da quelli che fanno più fatica, meritano un governo diverso", ha detto in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria Pd.

"Secondo Eurostat oltre il 63% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese. È un dato impressionante, nettamente più alto della media europea. I problemi reali di cui deve occuparsi il governo sono questi". Così su X il senatore Antonio Misiani, responsabile Economico del Pd.

 "L'apertura dei giornali e dei telegiornali di oggi dovrebbe occuparsi della povertà crescente nel paese e non del gossip che tocca palazzo Chigi: il 63 per cento delle famiglie italiane, ci dice Eurostat, fatica ad arrivare alla fine del mese", ha detto in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria Pd.

"Al giro di boa di un anno si cominciano a fare i conti con la realtà, e questa dice che da quando c’è il ‘governo politico' di Meloni e Salvini gli italiani tirano sempre più la cinghia. Chi sta in questo Governo deve rendersi conto che con l’ideologia non si mangia, e che se continuano su questa strada mettono il Paese a rischio di una crisi sociale ed economica senza precedenti. Con la prospettiva di avere la crescita più bassa d’Europa il prossimo anno, la prima manovra tutta ‘made in Meloni’ è un pannicello caldo che non aiuta chi ha bisogno e non dà una vera spinta alle imprese", ha commentato la deputata Debora Serracchiani, della segreteria nazionale Pd.

"Leggiamo anche oggi dai giornali: 350 milioni di euro sottratti dal Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità e altrettante risorse sottratte all'Assegno unico. Per la sanità mancano all'appello 4 miliardi di euro: risorse che servirebbero a non far crollare un servizio, che afferisce ad un diritto fondamentale, e che già vive sull'orlo del collasso. Il Governo colpisce le persone con fragilità e su di loro fa cassa e la Manovra che si prospetta è preoccupante. Se aggiungiamo i dati Eurostat, per cui oltre 63% delle famiglie nel Paese ha difficoltà a far quadrare i conti, al di sopra della media europea, c'è da perdere il sonno. Assistiamo ad un aumento dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa che, solo per la pasta, raggiunge il 494% di crescita del costo dal campo alla tavola. Abbiamo più di una ragione per scendere in piazza l'11 Novembre, a Roma, per chiedere al Governo Meloni di cambiare rotta", ha commentato oggi Camilla Laureti, eurodeputata del PD e responsabile per le politiche agricole.

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