Per Daniela Santanché tossicodipendenti e rifiuti sono sullo stesso piano: “Rovinano le spiagge libere”
Daniela Santanché, ministra del Turismo, è contraria alle spiagge libere perché si riempiono di tossicodipendenti e rifiuti, che mette sullo stesso piano. "Ci sono spiagge libere meravigliose dove ci sono rifiuti e tossicodipendenti, nessuno pensa a tenerle in ordine, forse potremmo cominciare da lì. Naturalmente devono essere fruibili per tutti", ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia durante l'assemblea di Confesercenti. Per la ministra del Turismo, quindi, rifiuti e persone affetta da tossicodipendenza sono sullo stesso piano. Della spazzatura, per Santanché, è equiparabile alle fragilità di una persona.
"Credo che in otto mesi non saremo in grado di fare le gare, ma sarebbe meglio assegnare il prima possibile le spiagge che non sono assegnate", ha poi aggiunto, dicendosi quindi contraria alla possibilità che esistano delle spiagge libere. La ministra ha anche precisato che queste spiagge devono essere comunque fruibili a tutti, anche se non è chiaro se stia parlando di fruizione completamente gratuita.
Santanché ha anche precisato che quelle sulle concessioni balneari "sono deleghe che ha il ministro Musumeci, io sono stata tirata in ballo per un presunto conflitto di interessi". La ministra lo scorso 24 novembre aveva annunciato di aver venduto le proprie quote del Twiga, il club a Forte dei Marmi, proprio per le polemiche su un possibile conflitto di interessi. Queste erano state acquistate dal compagno.
All'assemblea di Confesercenti Santanché ha poi detto di sentirsi male all'idea che le spiagge possano essere gestite da multinazionali che potrebbero "standardizzare l'offerta" e quindi non sarebbe più possibile "mangiare i nostri spaghetti alle vongole piuttosto che le melanzane alla parmigiana". Le multinazionali, ha proseguito la ministra, "toglierebbero quelle che sono le nostre peculiarità, perché nei nostri stabilimenti balneari, a seconda della Regione, c'è un tipo di ospitalità, di cibo, di accoglienza".
Infine Santanché ha concluso parlando del Reddito di cittadinanza e affermando che la misura del Movimento Cinque Stelle "ha fatto mancare 250.000 posti di lavoro e perdere 6,3 miliardi di euro" al settore del turismo.