Per comprare casa in Italia servono 12 anni di stipendi, in Ue nasce Commissione speciale: cosa farà
Comprare casa in Italia richiede grossi sacrifici che possono tradursi in oltre dodici anni di stipendi. Ma a volte nemmeno quelli sono sufficienti, specie nelle grandi città dove acquistare casa è ormai diventato un miraggio per circa 10 milioni di famiglie che hanno un reddito inferiore ai 24mila euro.
È quanto emerge dall'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni 2025 dell'Ance che ha segnalato Milano, Roma e Napoli come le città in cui il diritto alla casa è pressoché inaccessibile. Per sostenere un mutuo si arriva a spendere la metà del proprio reddito, che supera i due terzi per le famiglie più fragili (circa il 20% del totale).
Anche sul fronte affitti, la situazione è drammatica. Nelle grandi città l'aumento dei prezzi ha reso prendere casa in affitto fuori dalla portata di molte famiglie, che si ritrovano a dover spendere oltre la metà dei propri risparmi. Con la crisi abitativa oramai divenuta strutturale, il diritto ad abitare è sempre più a rischio e da tempo l'Italia è sprovvista di un piano casa che intervenga per regolamentare e garantire gli adeguati fondi.
Ma l'emergenza riguarda tutta l'Europa, dove da poco è stata istituita la Commissione speciale Housing del Parlamento europeo. L'organo, guidato dall'eurodeputata del Pd Irene Tinagli, punta a lavorare per "ottenere case accessibili, dignitose e sostenibili per tutti" e "ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e fornire soluzioni", ha chiarito la socialista.
Primo vicepresidente della Commissione sarà l'eurodeputato olandese del Ppe Dirk Goting, mentre gli altri vice saranno lo spagnolo dei Verdi Vincent Marza Ibanez, l'irlandese di Renew Europe Ciaran Mullooly e l'irlandese del Ppe Regina Doherty. "Questo è un momento in cui il Parlamento si prende cura di alcuni dei bisogni primari dei cittadini europei. La situazione del mercato immobiliare è andata un po' fuori controllo negli ultimi anni: i dati sono davvero preoccupanti", ha sottolineato Tinagli.
"Molti europei ora devono utilizzare quasi la metà del loro reddito" per l'abitazione "sia che si tratti di mutui o affitti. Questo significa impoverimento, significa problemi crescenti per migliaia e milioni di famiglie in Europa. Il fenomeno è diverso nei diversi Paesi, ma il problema è comune. Dobbiamo trovare risposte comuni: questa commissione è il primo passo per iniziare a capire e scavare più a fondo nelle radici di questa disfunzione, nel perché ciò accade", ha proseguito l'eurodeputata. "Cosa possiamo fare per aiutare milioni di famiglie a essere in grado di permettersi una casa dignitosa? Sono innanzitutto bisogni: dobbiamo pensarci in termini di risposta ai bisogni delle persone, prima ancora che pensare in termini di semplice mercato. Non è solo mercato: dobbiamo dare risposte ed è per questo che siamo qui. Ci siamo impegnati tutti a lavorare velocemente e duramente: è una commissione speciale, durerà un anno. Ci impegneremo a fornire un rapporto con idee, analisi e proposte per dare una risposta a milioni di cittadini europei", ha aggiunto.
Sul punto è intervenuto anche il dem Nicola Zingaretti. "In Europa, le disuguaglianze crescono anche nel settore abitativo. Acquistare un casa in una grande città italiana è ormai un’impresa titanica: i dati ci dicono che occorrono circa 12-13 anni di stipendi, parliamo quindi di 170 mensilità. Una spesa insostenibile per quasi 10 milioni di famiglie", ha dichiarato rilanciando i dati dell'Ance. L'eurodeputato ha evidenziato il problema legato al costante aumento degli affitti "con un appartamento che in una zona semicentrale può arrivare a rappresentare fino all’81% del reddito percepito". Per questo "è il momento di cambiare. Di rendere la casa un diritto e non un privilegio", ha dichiarato.
La leader del Pd Elly Schlein si è congratulata con Tinagli per l'incarico nella Commissione speciale. "Si tratta di una notizia importante che testimonia l’impegno della nostra delegazione al PE e di tutto il partito su un tema cruciale come quello del diritto all’abitare. Proprio per questo ci siamo battuti affinché questa commissione speciale fosse istituita nel Parlamento europeo e affinché anche nella Commissione Europea vi fosse una delega specifica sulla Casa", ha dichiarato. "Da tempo il Pd ha messo la Casa al centro delle sue proposte politiche sollecitando Governo e Parlamento a considerarlo un tema di emergenza nazionale. Siamo di fronte a una questione che riguarda milioni di famiglie e di giovani, studenti o lavoratori, che trovano sempre più difficoltà a vedersi garantito questo diritto fondamentale", ha aggiunto.
Alla riunione costitutiva che si è tenuta a Bruxelles era presente anche l'eurodeputata di Avs Ilaria Salis, molto vicina ai temi del diritto alla casa e della crisi degli alloggi. "Come ho sempre fatto fuori dalle istituzioni, continuerò anche qui a battermi perché il diritto all'abitare sia garantito a tutte e tutti, senza eccezioni. Mai più case senza gente, mai più gente senza Casa!", ha scritto l'europarlamentare su X.