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Pensioni, Renzi annuncia battaglia contro quota 100: “Presenteremo emendamento per abolirla”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, annuncia battaglia sulla quota 100. Il suo partito presenterà un emendamento durante la discussione parlamentare della legge di Bilancio per abolire l’anticipo pensionistico introdotto dallo scorso governo: “Per me mettere 20 miliardi di euro in 3 anni per 120mila persone è un errore”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La sua avversione verso la quota 100 Matteo Renzi non l’ha mai nascosta. L’anticipo pensionistico per chi ha almeno 62 anni di età e 38 di contributi versati non piace a Italia Viva, che ne ha chiesto più volte l’abolizione. La prima versione della legge di Bilancio, però, conferma in toto la quota 100. Così il leader di Iv, Matteo Renzi, trasferisce la sua battaglia in Parlamento, annunciando che il suo partito presenterà un emendamento durante la discussione della manovra per eliminare l’anticipo pensionistico introdotto dal precedente governo. Renzi parla ai microfoni di Giorgio Zanchini, a Radio anch’io, su Rai Radio1: “Quota 100 per me è un tema complesso. Per me mettere 20 miliardi di euro in 3 anni per 120mila persone è un errore. Presenteremo un emendamento, se ce la facciamo bene, altrimenti ognuno si prenderà la sua responsabilità. In aula chiederemo di dare quei 20 miliardi alla famiglia, all’abbassamento delle tasse”.

Il senatore di Italia Viva si sofferma anche sulla legge di Bilancio: “Vedo l’aspetto positivo della manovra, il bicchiere mezzo pieno. Le prime misure sulla famiglia, anche se si può fare di più. Poi non c’è l’aumento dell’Iva. Certo, ci sono alcuni problemini da sistemare, senza troppe tensioni, e sono quelli legati ai micro balzelli, per esempio la sugar tax o l’intervento sulla casa che non hanno un grande impatto sul bilancio ma risultano fastidiosi per i cittadini. Si potrebbe fare un taglio degli sprechi. I micro balzelli li eliminiamo. Italia Viva presenterà degli emendamenti seri con delle coperture”. Renzi, in sostanza, annuncia degli emendamenti anche per eliminare altre misure, come la sugar tax sulle bevande zuccherate e l’intervento sulla casa.

Altro tema è quello della tenuta del governo, su cui Renzi non ha dubbi: l’esecutivo “deve lavorare”. Le battaglie interne alla maggioranza continueranno, spiega il senatore di Italia Viva, ma senza creare tensioni. Con tanto di messaggio di distensione nei confronti del ministro della Cultura e capo-delegazione del Pd a Chigi, Dario Franceschini: “Sono entrato nella fase ‘cerchiamo di non litigare', non voglio rovinarmi l'entusiasmo per la Leopolda”. Franceschini in un’intervista si dice certo che Renzi “non farà come Salvini” e lo stesso ex presidente del Consiglio risponde: “Sono totalmente d’accordo con Dario, peraltro tutta la scommessa di un governo che investe sulla cultura è la nostra sfida, siamo al suo fianco, ho un rapporto assolutamente positivo con lui”.

La risposta di Conte a Renzi su quota 100

Le parole di Matteo Renzi non sono piaciute al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nel pomeriggio difende la misura replicando al leader di Italia Viva: "Quota 100 c'è ed è un pilastro della manovra. Abbiamo fatto un tavolo, tutte le forze politiche l'hanno accettata. Poi capisco che una misura piaccia di meno, un'altra di più, è fisiologico. Io Rispetto tutte le opinioni". Conte ritiene che sia normale avere divergenze di vedute durante la stesura della manovra economica, ma decide di stemperare i toni dicendo: "Non è che ogni dichiarazione e opinione diventa una contromanovra. Se ci sono osservazioni, le forze politiche le porteranno in Parlamento attraverso dei provvedimenti, c'è un iter che dobbiamo rispettare ma – conclude Conte – confido che la manovra conservi la sua coerenza intrinseca e che si mantenga nel suo impianto".

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