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Pensioni, come funziona il nuovo simulatore dell’Inps per scoprire quando si può lasciare il lavoro

L’Inps ha aggiornato Pensami, il simulatore per scoprire la data in cui sarà possibile lasciare il lavoro e andare in pensione. È uno strumento indicativo, che però non tiene ancora conto delle novità inserite dal governo Meloni nell’ultima manovra.
A cura di Luca Pons
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L'Inps ha aggiornato il suo strumento chiamato Pensami, un vero e proprio simulatore che permette di mettere in fila le proprie opzioni per quanto riguarda la pensione. Infatti, utilizzando Pensami (abbreviazione di "Pensione a misura") è possibile scoprire quando si avrà diritto a lasciare il lavoro. Da poco, il simulatore è stato aggiornato in modo da essere più attendibile con la situazione attuale: infatti, sono state aggiunte le opzioni per la pensione "Anticipata flessibile" e per l'accesso a Opzione donna con i criteri più restrittivi della legge di bilancio 2023. Non sono ancora disponibili, invece, tutte le novità sulle pensioni inserite dal governo Meloni nell'ultima manovra: dai tagli ad alcuni dipendenti pubblici, alle novità sul pensionamento anticipato.

Per usare Pensami non è necessario autenticarsi con lo Spid o altre forme di identità digitale, dato che non vengono elaborati dati personali. È sufficiente visitare il portale dedicato sul sito dell'Inps (o sull'applicazione per dispositivi mobili) e inserire le informazioni richieste.

Più sono precisi i dati indicati, più è precisa la risposta del simulatore. Bisogna fornire il proprio mese e anno di nascita, il genere, e tutta una serie di informazioni sulla propria storia contributiva. Quando si è versato il primo contributo, quanti anni e mesi di contributi si è riusciti ad accumulare fino a questo momento, il tipo di lavoro più recente che si è svolto. E poi ancora la gestione a cui si è iscritti, da quanto tempo, e le varie possibilità che possono portare a un aumento dei contributi (titoli di studio riscattati, servizio civile, maternità…). Nessuna di queste informazioni è obbligatoria, ma più se ne inseriscono e più il risultato è preciso.

A questo punto, l'Inps fornisce tutte le possibilità che sono disponibile al lavoratore. o alla lavoratrice che ha inserito le informazioni. Si può parlare di pensione di vecchiaia, di pensione anticipata, con varie quantità di anni di contributi versati. Per ciascuna possibilità, il portale Pensami sottolinea sia i requisiti da soddisfare (sul piano contributivo, di età e di importo maturato), sia la decorrenza, cioè la data in cui si potrebbe lasciare il lavoro. In più, è presente una breve spiegazione del tipo di pensione indicata, i suoi pro e i suoi contro.

È disponibile anche un servizio dell'Inps per misurare l'importo del proprio assegno pensionistico futuro, ma naturalmente richiede di inserire molte più informazioni. È necessario accedere con Spid o identità digitale, e i dati a disposizione dell'Inps vengono incrociati con informazioni fornite dall'utente per arrivare a un importo (molto approssimativo) dell'assegno che sarà possibile maturare nei prossimi anni. È un dato che non può tenere conto della situazione economica nei prossimi anni, e per questo va considerato solamente indicativo.

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