Pensioni, Bombardieri (Uil) attacca il governo Meloni: “Nessun risultato dopo mesi di incontri”
Riparte l'attività del Parlamento e del governo, e domani si terrà il primo tavolo sulle pensioni tra esecutivo e sindacati dopo l'estate. Il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha chiesto durante un'intervista a Rainews24 che sia presente anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone. "L'ultimo confronto con la ministra è stato una carovana itinerante", ha detto, "incontri a cui hanno partecipato quaranta sigle sindacali", nonostante i tre sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) "abbiano presentato una piattaforma unitaria".
Pensioni: "Ogni volta il governo ci chiede le stesse cose"
Dopo diversi incontri dall'inizio dell'anno, non è arrivato nessuna risposta concreta. Secondo Bombardieri, il governo non è riuscito a dare riscontri su alcuna proposta avanzata, mentre ha preso tempo allargando il confronto in modo dispersivo e ripartendo ogni volta dagli stessi punti. D'altronde non è la prima volta che le sigle sindacali lamentano l'andamento dei tavoli con il governo, e Bombardieri ha ribadito che la distanza è forte anche in tema di pensioni: "Ogni volta che ci presentiamo il governo chiede sempre di ripresentare la nostra piattaforma, forse ha difficoltà a comprendere. Il dato è semplice, abbiamo fatto delle richieste ben precise: flessibilità in uscita da 62 anni a partire dai lavori gravosi, una pensione di garanzia per i giovani e la conferma di Opzione donna così come applicata due anni fa".
"Fino ad ora abbiamo incontrato questa grande carovana, ma ad oggi nessun risultato", ha riassunto il sindacalista. Il vertice di domani sarà l'occasione di un nuovo confronto sugli stessi temi, ma la legge di bilancio di fine 2023 si avvicina, ed è già chiaro che il governo avrà poco margine di manovra per intervenire sulle pensioni.
"Le morti sul lavoro sono omicidi, il governo e la ministra hanno responsabilità morale"
Bombardieri ha parlato anche dell'incidente ferroviario di Brandizzo, in cui hanno perso la vita cinque operai, e ha usato toni duri: "Non dovremmo più parlare di incidenti, questi sono veri e propri omicidi", e quindi "chi viola le norme sulla sicurezza e fa degli omicidi vada in galera".
In più, anche sul piano politico "c'è una responsabilità morale del governo e della ministra Calderone: in un anno non abbiamo più parlato di sicurezza sul lavoro. Abbiamo sentito grandi richiami, ma fino ad adesso solo chiacchiere, nessun intervento concreto". Anche dopo la strage "non c'è stato alcun contatto con il governo, nessuno ci ha chiamato, non c'è stata alcuna richiesta di confronto sul tema della sicurezza. Finora abbiamo avuto due confronti finti". La stessa lamentela, poche ore prima, era stata fatta da Maurizio Landini (segretario Cgil) durante la manifestazione di protesta a Vercelli.
È arrivata la replica della ministra Calderone, che ha parlato di "gravi illazioni" da parte del segretario della Uil. "Questo non è il momento per fare polemiche ma quello di abbassare i toni. Dobbiamo stringerci tutti attorno alla comunità di Brandizzo e alle famiglie dei cinque operai morti sul lavoro. Certamente intensificheremo gli sforzi per la sicurezza sul lavoro e per fare in modo che la cultura della sicurezza sul lavoro diventi patrimonio del nostro Paese e, principalmente, delle giovani generazioni", ha detto la ministra.