Con la richiesta di sospendere i lavori parlamentari in conseguenza della vicenda giudiziaria di Berlusconi, il Pdl conferma una sensazione già diffusa: le istituzioni non sono il luogo dove affrontare i problemi degli italiani ma la frontiera dalla quale tutelare gli interessi del capo. L’avevamo già intuito ma c’è il sigillo. Ora che tutto rischia di saltare, salti pure il Parlamento. C’è da rimanere interdetti, se il gioco di parole, in questo momento, non sembrasse eccessivo. Al di là del merito, delle opinioni che ciascuno può avere sui tormenti giudiziari di Berlusconi, una cosa è certa: trasformare le istituzioni democratiche nella ridotta di una battaglia personale è scandaloso. Purtroppo, ancora una volta, ci si prepara a farlo. Per salvare Berlusconi dalla possibile interdizione, o dagli arresti domiciliari, già si parla di tornare alle urne a ottobre. Il tutto mentre la disoccupazione è da record, ogni 2 ore chiudono 3 imprese, la recessione taglia le gambe. Povera Italia.