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Pdl e Pd chiedono modifiche alla manovra. Categorica l’Idv: “Se resta così non la votiamo”

Le principali forze politiche continuano a nutrire dubbi sul cosiddetto “decreto salva Italia”. Pd e Pdl propongono modifiche ma in ogni caso non faranno mancare l’appoggio al governo.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del Consiglio Mario Monti

Storcono il naso i partiti. La nuova manovra di 30 miliardi buttata giù dal governo Monti ha sicuramente riscosso il consenso dei mercati- ieri lo spread è sceso sotto 400punti– ma non quello delle forze politiche. Non di tutte, almeno. Già, perché se per il Terzo Polo "la medicina è amara ma va ingoiata", da destra e da sinistra il fuoco è incrociato e non mancano critiche e proposte. La posizione ufficiale del Partito Democratico è che il provvedimento è migliorabile. "Non è la manovra che avremmo fatto noi. Ma lavoreremo in parlamento per fare in modo che sia più equa" va ripetendo Bersani, pur non mettendo in discussione l'appoggio all'esecutivo. Il segretario del Pd ha pubblicato sulla sua pagina facebook una piccola nota nella quale individua alcune migliorie: correzione dell'indicizzazione delle pensioni, gradualità per la riforma delle pensioni, aumento dell'esenzione dell'Ici sulla prima casa, maggiore prelievo sui capitali scudati (l'1,5% è solo un "buffetto"), dismissioni immobiliari, gara delle frequenze.

Alcune indicazioni simili sono emerse dall'Ufficio di presidenza del Pdl convocato questa mattina. Angelino Alfano, anch'egli in un post su facebook, ha osservato che "la botta su casa e pensioni" è troppo dura e che il partito sta lavorando per dei miglioramenti. Sarebbe dello stesso avviso Silvio Berlusconi che vorrebbe apportare qualche miglioria al provvedimento, nonostante ieri abbia esortato il Presidente del Consiglio a porre la fiducia sul decreto. Il Cavaliere ha comunque fatto sapere che l'appoggio al governo non mancherà.

La Lega Nord resta sempre su posizioni critiche- ieri Bossi aveva parlato di "manovra da buttare"- ma la notizia, forse pronosticabile, è che verso queste posizioni si sta muovendo anche l'Italia dei Valori. Il partito di Di Pietro ha dichiarato di non ritenere la manovra "equa" e ha fatto sapere che se non ci saranno modifiche il voto sul provvedimento non potrà essere che negativo.

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