Pd risponde alla lettera delle sardine: “Sono ossigeno, ma ora si occupino delle periferie”
Il Pd ha risposto alla lettera delle sardine, a firma dei quattro fondatori del movimento, Andrea Garreffa, Roberto Morotti, Mattia Santori e Giulia Trappoloni, che è stata pubblicata oggi su Repubblica. Nel testo è stato esplicitato dai quattro ragazzi che le sardine non saranno mai un partito. Uno dei primi a commentare la missiva, pubblicata in apertura del quotidiano, è stato l'ex segretario dem Maurizio Martina: "Per me è importantissimo che quella lettera avvalori il lavoro che questi ragazzi straordinari hanno fatto in alternativa alla destra: da cittadini hanno operato una chiara scelta di campo. Un'esperienza come quella che abbiamo visto crescere in queste settimane va rispettata nella sua autonomia e quindi capisco la loro volontà di non farsi irreggimentare".
Per Martina rappresentano "un'energia" che non può essere ignorata: "Da quelle piazze è emersa una domanda di buona politica, di presenza fisica, di toni differenti, che pone una grande questione di metodo oltre che di merito". Il dirigente Pd riconosce che nelle richieste di quella piazza c'è non soltanto una sfida alla destra, ma anche "una grande domanda di cambiamento" rivolta al centrosinistra.
Martina ha quindi lanciato un appello alle sardine, invitandole a porsi il problema delle periferie: "Ho praticato quelle piazze e ho percepito una dimensione popolare che per noi è ossigeno allo stato puro. Ma anche le Sardine devono porsi il tema enorme, e per me cruciale, dei territori periferici. Hanno di fronte ancora la grande questione della frattura tra città e campagna, fra centro e periferia. Penso però che questi ragazzi lo sappiano come noi".
"La forma stessa di un partito sarebbe un oltraggio a ciò che è stato e che potrebbe essere. E non perché i partiti siano sbagliati, ma perché veniamo da una pentola e non è lì che vogliamo tornare", hanno scritto gli ideatori della mobilitazione. "Chiedere che cornice dare a una rivolta è come mettere confini al mare. Noi ci chiediamo ogni giorno come fare, e ci sentiamo ridicoli, inadatti e impreparati… ma finalmente liberi", hanno aggiunto. "L'unica certezza che abbiamo è che siamo stati sdraiati per troppo tempo. E che ora abbiamo bisogno di nuotare".
"Le Sardine non esistono, non sono mai esistite. Sono state solo un pretesto – viene detto in un altro passaggio – Potevano essere storioni, salmoni o stambecchi. La verità è che la pentola era pronta per scoppiare. Poteva farlo e lasciare tutti scottati. Per fortuna le Sardine le hanno permesso semplicemente di fischiare".