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Pd, Maurizio Martina annuncia: “Faremo le primarie a gennaio 2019”

Dopo la proposta di Matteo Orfini di “sciogliere il Pd”, arriva la replica del segretario nazionale Maurizio Martina che, escludendo questa opzione, ha detto che il congresso ci sarà: “Faremo le primarie a gennaio, basta con questa idea che tutti possono dire di tutto, basta con la parole in libertà”.
A cura di Susanna Picone
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“Il congresso ci sarà, faremo le primarie a gennaio, basta con questa idea che tutti possono dire di tutto, basta con la parole in libertà”. È quanto ha dichiarato oggi da Genova il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina, confermando quindi che il congresso del partito ci sarà a gennaio 2019. Un annuncio che arriva dopo le parole del presidente Matteo Orfini, che aveva proposto di “sciogliere e rifondare il partito”. “Più che discutere di scioglimenti del Partito Democratico o di rinvii del congresso, facciamo invece tutti un passo avanti per il futuro, nel segno della giustizia sociale e della solidarietà”, ha spiegato invece Martina. Martina si è scagliato anche contro la politica economica del governo Lega-M5s: “Qualche ora fa la Lega ha annunciato l'ennesimo condono fiscale a vantaggio degli evasori, la chiamano ‘pace fiscale', ma in realtà sarà l‘ennesimo condono fiscale a svantaggio dei contribuenti onesti”. Poi ha aggiunto: “Vendono la flat tax come un'operazione di riforma fiscale a sostegno dei ceti medio-bassi, quando in realtà cambiare in quel modo il sistema fiscale italiano equivale a garantire un fisco più leggero a chi ha di più e a togliere parecchio a chi ha di meno, un'operazione vergognosa”.

Pd, Calenda invita Renzi, Minniti e Gentiloni

Riguardo il futuro del Pd, intanto, prima di Maurizio Martina è intervenuto anche Carlo Calenda che, tramite Twitter, ha invitato Matteo Renzi, Marco Minniti e Paolo Gentiloni a cena, per far fronte comune e risollevare le sorti del partito. L’idea di Calenda arriva da un'osservazione lanciata da Giuliano da Empoli che ha scritto: "La storia non sarà clemente con i 4 leader del Pd, Renzi, Calenda, Minniti e Gentiloni che condividono la stessa linea politica se per ragioni egoistiche non riusciranno a sedersi intorno ad un tavolo per impedire la deriva del Pd verso l'irrilevanza e la sottomissione al M5s". A stretto giro la risposta di Carlo Calenda: "Hai ragione Giuliano. Questo è un invito formale. Vediamoci Paolo Gentiloni, Matteo Renzi e Minniti per essere operativi e per limiti miei di movimento: martedì da me a cena. Invito pubblico per renderlo più incisivo ma risposta privata va benissimo".

La replica di Orfini: “Pensate di risolvere con il Congresso? Beati voi”

Un commento su Facebook all'annuncio di Martina è arrivato da Matteo Orfini: "Pensate davvero che noi possiamo ripresentarci con il Pd come funziona oggi? Tutti dicono di voler superare il correntismo e poi chiedono di fare subito un congresso basato su accordi tra correnti e filiere di tessere e preferenze. Bene, facciamolo. E il giorno dopo? Ricominciamo come sempre, con la minoranza che combatte la maggioranza, con un maggioritario interno distruttivo e divisivo? Pensate davvero che così la risolviamo? Beati voi…".

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