Pd, Matteo Richetti: “Mi candido alla guida del partito”
Nella corsa alla segreteria del Partito Democratico si aggiunge ufficialmente un altro aspirante. "Ci candidiamo alla guida di questo partito e uso il plurale perché è una scelta che abbiamo fatto dopo mesi di lavoro sul territorio, con un movimento di idee e di persone che attorno ad Harambee ha aggregato storie e progetti diversi e che ora è al servizio del rilancio del Pd". Così l'esponente del Pd, Matteo Richetti, in un'intervista al Corriere della Sera annuncia la sua decisione di sfidare Nicola Zingaretti.
Il focus del suo progetto sono i giovani e spiega perché: "In prima istanza guardiamo alle nuove generazioni", dice ancora. "Non ha senso ora un partito che prova a parlare a tutti contemporaneamente, mettendo tutti sullo stesso piano, oggi l’emergenza è rappresentata dalle nuove generazioni". Richetti sottolinea che avrà "profondo rispetto verso tutti. Bisogna riportare le primarie del Pd a quello che sono: un confronto tra progetti e leadership ma con l’impegno a sostenere insieme chi vince". E aggiunge: "Al contrario di quello che leggo, sono convinto che ci sia un futuro per questo partito. Ma dobbiamo recuperare passione e credibilità e solo una nuova classe dirigente può provarci". Richetti spiega che "non solo farò una campagna elettorale in cui l'elemento del litigio sarà assente, ma andrò anche ad ascoltare che cosa hanno da dire gli altri candidati". Renzi e Delrio "sanno entrambi del lavoro che sto facendo e del progetto che sto costruendo. Io annuncio una candidatura, e questo è un punto di partenza. Spero che in tanti si aggiungano".
Ed in merito all'ex segretario ed ex premier afferma: "Se c’è una cosa che mi ha sempre visto in sintonia con Renzi è che quando ci si mette in gioco lo si fa senza chiedere il permesso. Il tempo della tattica è finito".