video suggerito
video suggerito

Pd, la proposta di Orfini: “Sciogliamo tutte le correnti e aiutiamo Renzi nel suo compito”

Il Presidente della Direzione del Partito Democratico: “Se vogliamo smontare un meccanismo degenerativo smettiamo di coprire politicamente chi, in alcuni territori, ha trasformato il Pd in una federazione di correnti senza partito, che respinge le persone”.
A cura di Redazione
1.230 CONDIVISIONI
Immagine

“Se vogliamo smontare un meccanismo degenerativo smettiamo di coprire politicamente chi, in alcuni territori, ha trasformato il Pd in una federazione di correnti senza partito, che respinge le persone”. La soluzione? “Sciogliere le correnti, ognuno smetta di avere la sua corrente, io sono disponibile”. Non ha dubbi Matteo Orfini sulla strada da seguire per rilanciare il Partito Democratico, attraversato da una crisi senza precedenti e alle prese con una campagna elettorale per il referendum sulla riforma della Costituzione che si annuncia fra le più complesse e difficili degli ultimi anni.

Se la raccolta firme e il processo di costituzione dei comitati per il Sì continuano a stentare, parallelamente la minoranza del Partito ha proposto un documento in cui si chiedeva “pari dignità” per coloro che avessero scelto di votare No alla consultazione. Proposta bocciata, come spiega Orfini: “È un fatto di chiarezza. Chi vuole votare No può farlo liberamente, ma è chiaro che la posizione del Pd è per il Sì. Ci siamo impegnati tantissimo e faremo di tutto perché venga approvata dai cittadini. Spero che larga parte del Pd senta la solennità del momento”. Nello specifico, il Presidente del partito spiega: “Noi con questa riforma, e lo dico al mio amico D’Alema, chiudiamo un dibattito ventennale sulla presunta necessità di una svolta presidenziale della forma di governo, di cui lui è stato uno dei protagonisti con la proposta del semi-presidenzialismo alla francese in Bicamerale e anche più di recente. La chiudiamo in senso opposto, confermando il parlamentarismo e rendendo più efficienti le istituzioni. È una risposta vicina al dettato della Carta, e di sinistra”.

Sul doppio ruolo di Renzi, poi ribadisce: “Si è caricato sulle spalle un compito enorme e va aiutato. Lo dissi dopo il congresso: chi vince è il segretario di tutti. Lui dovrebbe ricordarselo, perché ogni tanto esagera negli eccessi dialettici, però non è fisiologico il livello di brutalità della discussione interna. Spesso le parole più dure contro il Pd sono venute da dentro e non dai nostri avversari”. Infine anticipa la presentazione di un documento, elaborato assieme al vicesegretario Guerini, per rilanciare il PD, che dovrebbe essere presentato e discusso nelle prossime feste de L'Unità.

1.230 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views