Pd e M5s chiedono al governo di riferire sul Reddito di cittadinanza: “Caos scaricato sui Comuni”
Il governo Meloni l'aveva annunciato e messo nero su bianco. Ora la nuova normativa sul reddito di cittadinanza si sta facendo sentire: passati sette mesi, migliaia di famiglie hanno perso diritto al sussidio e la situazione rischia di farsi caotica. Il Partito democratico ha chiesto al governo di riferire in Parlamento su come intende affrontare questa fase, accusandolo di non aver pianificato affatto questa fase lasciando a sé stesse moltissime persone: "Chiediamo al governo di venire a riferire al più presto perché è incredibile non solo che abbiano deciso di fare la guerra ai poveri, ma anche che non abbiano preparato minimamente questi passaggi accompagnando con una corretta informazione e dando sostegno alle misure che devono essere messe in campo di supporto", ha detto Elly Schlein.
Schlein accusa il governo di scaricare la situazione sui Comuni
Secondo la leader dem "il governo ha scelto di dichiarare la guerra ai poveri anziché alla povertà". E ancora: "C'è grande cinismo e brutalità nell'sms che è arrivato a 169mila famiglie, informandole che non avrebbero più avuto alcun supporto contro la povertà. La povertà non si sceglie, non è una colpa individuale, è frutto di politiche sociali sbagliate".
Il problema ulteriore, secondo la segretaria del Partito democratico, è che si sta scaricando la situazione sui Comuni. "Peraltro i Comuni sono definanziati, perché la stessa Manovra che ha cancellato il Rdc non ha ammesso risorse sui Comuni, quindi con servizi sociali in grande difficoltà e scaricando anche sugli assistenti sociali che sono i primi terminali di raccolta del bisogno delle fasce più fragili della nostra popolazione". Per Schlein, quindi, si tratta di una situazione "inaccettabile" su cui il governo deve riferire al più presto. "Continuiamo a batterci perché si torni indietro rispetto a questa scelta nefasta. Le persone che sono in difficoltà economica hanno bisogno di supporto, sostegno. Non bisogna lasciare soli i Comuni, i centri per l'impiego, gli assistenti sociali di fronte a questa bomba sociale", ha poi concluso Schlein.
La maggioranza accusa Pd e M5s di fomentare la tensioni
Anche diversi parlamentari dell'Alleanza Verdi e Sinistra e del Movimento Cinque Stelle hanno chiesto al governo di riferire immediatamente sulla situazione. Dal centrodestra, invece, arrivano le rivendicazioni di quanto fatto. Insieme alle accuse di voler soffiare sul fuoco: "È sconcertante la guerra sociale che i Cinque Stelle e il Pd della segretaria Schlein stanno fomentando sul reddito di cittadinanza. La misura voluta da Conte era valida all'origine per tre anni, cioè fino allo scorso marzo. Dunque l'idea di chi sta protestando contro il mancato rinnovo di questa misura è più propriamente quella del "vitalizio di cittadinanza", cioè di uno stipendio fisso e valevole per tutta la vita", ha detto il il vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli. Per poi aggiungere: "Se si soffia sul malcontento per aizzare quanti vogliono il vitalizio di Stato si trasformano i cittadini in sudditi, per sempre moralmente ed economicamente dipendenti da chi governa".
"I grillini hanno avvelenato il clima sociale ed è vergognoso che ora soffino sul fuoco insieme ad altre sinistre. Hanno perso le elezioni politiche, hanno perso tutte le elezioni regionali e amministrative che si sono svolte in questi mesi. Sono in palese difficoltà. Il comportamento di Conte e dei suoi seguaci è temerario e provocatorio e sfiora anche responsabilità da codice penale", ha poi aggiunto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. E ancora: "Un conto è fare opposizione sostenendo tesi sbagliate e perdenti. È una loro facoltà. Un altro è usare un linguaggio ambiguo, che potrebbe dar luogo a comportamenti provocatori e violenti da parte di qualcuno. I grillini stiano attenti alla loro condotta. È giusto esprimere le proprie idee, per quanto fallimentari. Non è consentito alimentare un clima di contrapposizione esasperata che può portare a situazioni incresciose. Questo vale anche per Grillo, il vero mandante di questa ambigua operazione".
La replica di Giuseppe Conte: "Disastro era annunciato"
Non si è fatta attendere la replica di Giuseppe Conte: "Abbiamo invitato il governo, anche se ci rendiamo conto che per loro sono giorni estivi, a convocare un Consiglio dei ministri per porre rimedio a decisioni sciagurate. Attenzione, certificare che ci sarebbe stato un problema non vuol dire volerlo provocare. Non ribaltiamo i ruoli. Noi abbiamo cercato con tanti inviti al governo di rappresentare le condizioni reali del Paese e del disagio sociale. Accusarci di averlo creato è follia pura", ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle.
Per poi concludere: "La decisione del Governo di interrompere il sostegno alle fasce della popolazione più in difficoltà sta provocando un disastro, peraltro annunciato. Attenzione, questa guerra, questa lotta contro i poveri anziché contro la povertà sta provocando danno all’economia del Paese".