Pd conferma fiducia a Draghi: “Patrimonio precedente governo va preservato e rilanciato”
Dopo il colloquio con il premier incaricato Mario Draghi il segretario del Pd Nicola Zingeratti ha parlato davanti ai giornalisti: "Nell'ambito della fiducia che confermiamo abbiamo espresso al professor Draghi le nostre preoccupazioni e le nostre proposte". Come avevano già annunciato nei giorni scorsi i dem intendono sostenere un nuovo esecutivo guidato dall'ex presidente della Bce.
"Occorre una riscossa italiana, che ridia fiducia e speranza all'Italia. Per questo siamo qui, dobbiamo utilizzare le ingenti risorse europee. Le preoccupazioni sono forti, per le disuguaglianze, la crescita del Paese. Non dobbiamo cedere alle tentazioni di disfattismo, particolarismo, egoismo, occorre suscitare una proposta italiana, che dia fiducia alle persone. Siamo qui perché per raggiungere questo obiettivo bisogna realizzare un nuovo modello di sviluppo rispetto a quello precedente la pandemia che non riusciva a creare giustizia, benessere, crescita".
"La sfida è davvero grande e noi faremo di tutto per aiutare il Paese a vincerla. L'Italia ce la farà, come diceva Carlo Azeglio Ciampi. Le proposte che abbiamo sottoposto al professore Draghi partono dalla sostenibilità ambientale e sociale. Necessario quindi un ancoraggio all'Europa. Ancoraggio alla nostra storica amicizia euroatlantica che può essere rilanciata anche grazie al presidente Biden. Invieremo nelle prossime ore al presidente Draghi un documento per un programma di governo forte, di lunga durata", ha aggiunto il segretario dem, secondo cui l'esperienza accumulata dal precedente governo non deve essere sprecata.
Riferendosi dunque alla maggioranza giallo-rossa, Pd-M5s-Leu, e al lavoro portato avanti dal presidente del Consiglio dimissionario Conte, ha infatti detto: "Nell'esperienza di governo dei mesi passati l'Italia è tornata a essere protagonista della costruzione della nuova Europa: si è evitato il danno che derive nazionaliste e antieuropee avrebbero provocato in modo intollerabile e irreparabile all'Italia. È un patrimonio che va conservato e rilanciato".
"Dobbiamo accelerare ora, centrale sarà la riforma del fisco, centrata sul rafforzamento della progressività. Importante soprattutto ora che i pilastri della nostra economica vivono una crisi drammatica. La crisi sta colpendo tutti, ma sta colpendo in particolare le donne, e questo imporrà politiche di genere. Attendiamo una prima sintesi di Draghi dopo questo primo giro di consultazioni, per valutare con spirito costruttivo, insieme i passi successivi e vivere in Parlamento la fiducia che gli abbiamo accordato. Siamo pronti a fare la nostra parte ma con i nostri contenuti e per difendere il nostro Paese".