Risultati primarie Pd nei circoli, chiuso voto anche in Lazio e Lombardia: sfida Bonaccini-Schlein
Secondo i risultati definitivi dei circoli in Lombardia e Lazio (dove il termine del voto è slittato fino a ieri, 19 febbraio, per via delle regionali) è ancora il governatore dell'Emilia-Romagna in testa: Stefano Bonaccini è avanti nella corsa verso la segreteria del Pd. Al voto nei gazebo manca meno di una settimana: per le primarie Pd gli elettori dem (ma il voto è aperto anche ai non iscritti) sono chiamati a esprimersi domenica 26 febbraio.
Si è concluso quindi il primo round del congresso del Partito democratico, e i due candidati che si sfideranno sono Stefano Bonaccini e Elly Schlein, come da pronostici. Fuori dalla corsa invece Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, arrivati rispettivamente al terzo e quarto posto. Sebbene Bonaccini continui a essere dato come favorito, con i risultati dei circoli in Lazio e Lombardia il vantaggio del governatore si sarebbe leggermente ridotto: non più oltre 20 punti, ma 18. Il governatore vince a livello regionale, mentre Schlein sarebbe avanti a Roma e Milano.
I risultati delle primarie del Pd nei circoli
La commissione nazionale per il congresso del Partito Democratico ha diffuso i dati definitivi dei congressi di circolo che si sono svolti dal 3 al 19 febbraio. I risultati sono i seguenti: Stefano Bonaccini 79.787 voti, pari al 52,87%. Elly Schlein 52.637 voti, pari al 34,88%. Gianni Cuperlo 12.008 voti pari al 7,96%. Paola De Micheli 6.475 voti, pari al 4,29%.
Le pre-iscrizioni per il voto online sono ormai chiuse. Gli iscritti residenti o domiciliati all’estero sono 1.740, gli iscritti delle altre categorie titolate al voto on line 1.055. Resterà invece aperta fino al 22 febbraio la possibilità di pre-registrarsi per ‘Voto dove vivo’, per studenti e lavoratori fuori sede, minorenni dai 16 anni in su e stranieri residenti.
L'ultimo sondaggio sul voto alle primarie del Pd
Secondo un sondaggio Emg Acqua presentato oggi ad Agorà, su Raitre, il 64% degli elettori del Pd intervistati preferisce Bonaccini, mentre soli il 36% sosterrebbe Schlein. Sondato un campione di 1.412 persone. Secondo un precedente sondaggio Emg però il 31% degli elettori che andranno a votare il prossimo segretario o segretaria del Pd sarebbe ancora indeciso.
Bonaccini vuole un partito "popolare"
"Dobbiamo costruire un partito popolare, che parli alle persone dei problemi reali di ogni giorno, e che torni a vincere nelle urne. Gli elettori di centrosinistra si aspettano una proposta credibile, bastasse solo la rottura o il cambio di nome sarebbe molto facile", ha detto Bonaccini in un'intervista a Il Secolo XIX.
"Non stravolgiamo la realtà: tutto il gruppo dirigente nazionale che ci ha portato in questa situazione non sta certo con me, è un dato di fatto. Ho detto con chiarezza candidandomi che in caso di mia elezione avrei rinnovato fortemente il gruppo dirigente del Pd e che non avrei chiesto né accettato il sostegno di alcuna corrente. Per questo motivo non mi ha sorpreso vedere la gran parte del vecchio gruppo dirigente, da Franceschini a Zingaretti, da Boccia a Bettini, non sostenermi. Anche uno dei più importanti dirigenti del Pd ligure, l'ex ministro Orlando, ha scelto di sostenere Schlein e mi ha più volte criticato".
Per Bonaccini "è lampante il fatto che senza Pd non può esserci alcuna alternativa credibile di governo o possibilità di battere la destra. Se diventerò segretario incontrerò i leader di 5 Stelle e Terzo Polo per iniziare a costruire un'opposizione sui temi comuni. L'alternativa non si costruisce da soli".