Ormai la locuzione utilizzata è sempre la stessa: "Sono pronto a dare una mano". Così, dopo Matteo Renzi, Fabrizio Barca e lo stesso Guglielmo Epifani, stavolta è il turno di Sergio Chiamparino. L'ex Sindaco di Torino e attualmente Presidente della Compagnia di San Paolo ha infatti esplicitato ciò che in molti sussurravano da tempo: al prossimo congresso del Partito Democratico (sulla data è in corso già una vera e propria guerra di posizione) vuole recitare un ruolo da protagonista, ovviamente sempre se "si creeranno le condizioni". Una disponibilità che suona come un mezzo impegno, anche se, sull'ipotesi di una sua diretta candidatura alla segreteria democratica, Chiamparino è criptico: "Se si creeranno le condizioni per dare una mano al centrosinistra, a prescindere dal ruolo, può essere cosa su cui ragionare, ma allo stato attuale non ho obiettivi".
È chiaro però a tutti come si tratti di un passaggio importante e, a ben guardare, anche imprevisto. Non era sfuggita infatti una certa corrispondenza di sensi fra Chiamparino e Matteo Renzi, ma allo stesso tempo in molti erano già pronti a giurare che il progetto complessivo del Sindaco di Firenze prevedesse la partecipazione dell'ex ministro Fabrizio Barca. In poche parole, la prospettiva più concreta sembrava potesse essere quella del ticket Renzi – Barca per leadership della coalizione – segreteria del partito; in tal senso un'eventuale candidatura per la poltrona di via del Nazareno da parte dell'ex Sindaco di Torino potrebbe far saltare il banco. Siamo nel campo delle ipotesi, dal momento che simili ragionamenti appaiono in ogni caso prematuri e che nella partita per la segreteria bisogna tener conto necessariamente dell'attuale reggente Guglielmo Epifani (che sarà certamente in campo) e del ruolo che deciderà di giocare il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Insomma, un puzzle complesso cui aggiungere ora anche il tassello Chiamparino, che del resto confessa: "Di sicuro per me è difficile separarmi dalla passione per la politica, che non è però soltanto quella riconducibile ai partiti". Tutti pronti a dare una mano, insomma. Il che paradossalmente appare davvero come un presagio di tempesta.
