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Patto su migrazione e asilo: di cosa si discute oggi al Consiglio Ue e perché l’accordo è più vicino

Al Consiglio Affari Interni di oggi, in corso a Bruxelles, potrebbe arrivare l’intesa sul Patto migrazione e asilo, per riformare la legislazione europea in materia di asilo.
A cura di Annalisa Cangemi
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La commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson si dice fiduciosa sulla possibilità di raggiungere oggi un accordo sull'ultima parte ancora controversa del Patto su migrazione e asilo al Consiglio Affari interni. Lo ha annunciato al suo arrivo alla riunione dei ministri a Bruxelles. La discussione di oggi si concentrerà sul regolamento per la gestione delle crisi migratorie, e sulla dimensione esterna della migrazione, affrontando anche il tema della cooperazione con i partner esterni per gestire le pressioni migratorie.

La scorsa settimana il Parlamento aveva deciso di bloccare i negoziati finali sulle altre parti della riforma proprio a causa dello stallo in Consiglio sul regolamento che verrà discusso oggi. Ieri sera è arrivato il via libera dalla Germania: Berlino non intende bloccare più l'ok al regolamento. L'intesa sarebbe un passo avanti, perché consentirebbe di avviare i negoziati con il Parlamento europeo, con l'obiettivo di approvare le norme entro la fine della legislatura.

Oggetto della discussione sono in particolare le regole per far scattare una situazione emergenziale, cioè quei casi in cui uno Stato deve fronteggiare un numero di afflussi di migranti superiore alla normalità, quando si verificano eventi eccezionali, ad esempio una pandemia, o crisi derivanti da "strumentalizzazioni" da parte di Paesi non Ue. Nel caso in cui venisse dichiarata l'emergenza migratoria, scatterebbero i ricollocamenti, con l'opzione di versare ventimila euro per ogni persona non accolta. Per Berlino la richiesta di far scattare una situazione di crisi emergenziale deve essere presa a maggioranza qualificata.

"Sul Patto su migrazione e asilo stiamo facendo progressi e sono ottimista sul fatto che questo Consiglio sarà come quello di giugno, in cui i ministri erano pronti a fare l'ultimo passo, così da sperare che oggi possano concordare l'ultimo pezzo del patto, la gestione delle crisi, in modo che tutti i componenti del pacchetto possano entrare in trilogo e arrivare alla legislazione finale", ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson.

"Abbiamo lavorato molto intensamente insieme agli Stati membri e anche la presidenza spagnola sta facendo un ottimo lavoro in questo senso. E come avete visto per gli altri elementi del Patto su migrazione e asilo, all’inizio c’è sempre un po’ di tensione e di divisione, ma finora siamo riusciti a raggiungere degli accordi e questo è l’ultimo elemento e spero che avverrà lo stesso con la proposta di oggi", ha aggiunto.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha lanciato un appello agli Stati membri, affinché possano "raggiungere oggi al Consiglio Affari interni un accordo sul regolamento della gestione crisi. Dobbiamo completare il lavoro. Dobbiamo assicurare un'appropriata attuazione del Patto per le migrazioni e l'Asilo in Ue. Ci vogliono regole comuni", ha detto in punto stampa alle Giornate di studio del Ppe in Croazia con il presidente del Ppe, Manfred Weber, e il premier croato, Andrej Plenkovic.

L'Ue "si sta avvicinando al grande accordo di cui ha bisogno, dopo anni di fallimenti" sul patto Ue su migrazioni e asilo, ha ribadito il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas, a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles. Se i ministri oggi troveranno l'accordo sulla posizione negoziale sul regolamento crisi, l'ultimo pezzo del patto Ue ancora incagliato in Consiglio, "avremo una finestra di opportunità – ha affermato – per avere un accordo complessivo" prima della fine della legislatura, nei triloghi, i negoziati interistituzionali sui testi legislativi. "Dobbiamo togliere ai demagoghi e ai populisti l'argomento che l'Europa non può risolvere il problema delle migrazioni", ha aggiunto. "Siamo molto incoraggiati dai segnali arrivati ieri da Berlino, sono segnali positivi". Non siamo "alla fine della strada, ma all'inizio della fine della strada".

La cooperazione con l'America latina sugli aspetti della sicurezza interna è un altro punto all'ordine del giorno, che sarà discusso a seguito alla colazione di lavoro sullo stesso tema. L'obiettivo dell'incontro, al quale partecipano i ministri dell'Ue e i 14 ministri che fanno parte del Comitato latino-americano per la sicurezza interna, è quello di promuovere e rafforzare la cooperazione operativa tra l'Ue e l'America latina nella lotta contro il traffico di droga e la criminalità organizzata transnazionale.

All'ordine del giorno ci sono anche le implicazioni dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina per la sicurezza interna dell'Ue. I ministri discuteranno quindi dell'estensione della protezione temporanea, data ai rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Il meccanismo, attivato il 4 marzo 2022, consente ai profughi provenienti dall'Ucraina di godere di diritti armonizzati relativi, ad esempio, al soggiorno e all'assistenza medica in tutta l'Ue.

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