Patente sospesa per chi abbandona gli animali: la norma nel nuovo Codice della strada
Con il nuovo Codice della Strada, che ha già ricevuto l'ok della Camera e che è all'esame del Senato, arriva una novità, che era contenuta in un emendamento presentato dall'Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell'Ambiente, ovvero la revoca della patente per chi abbandona gli animali.
Il provvedimento prevede un inasprimento delle pene, fino al ritiro della patente, per chi abbandona il proprio animale. Una misura che arriva proprio in un periodo dell'anno in cui il fenomeno fa registrare un'impennata, con l'approssimarsi delle ferie estive. Al momento l'articolo 727 del Codice penale punisce già chi abbandona il proprio animale con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda da 1000 a 10mila euro. Il nuovo Codice della Strada, nel momento in cui entrerà in vigore, verrà introdotta un'aggravante specifica (quindi non un inasprimento della pena in senso generale), allo scopo di rendere più sicura per tutti la circolazione
La nuova norma prevede che la pena sia aumentata di un terzo qualora l'abbandono avvenga per strada: si rischia fino a 7 anni di carcere. Inoltre se per commettere il reato il proprietario dell'animale ha utilizzato un veicolo, all'accertamento della contravvenzione scatterà anche la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno.
Ma la principale novità è legata all'introduzione della fattispecie dell'abbandono nel perimetro della normativa in tema di omicidio stradale. In pratica, se a causa dell'abbandono di un animale dovesse avvenire un incidente stradale causando vittime o feriti gravi, cioè con prognosi superiore a quaranta giorni, scatterebbe l'applicazione degli articoli 589-bis (omicidio stradale) e 590-bis (lesioni personali stradali o nautiche gravi o gravissime) del Codice penale. Alla pena principale poi se ne applicano automaticamente altre accessorie, che vanno dalla sospensione alla revoca della patente, e le tempistiche verranno stabilite in base alla gravità del fatto commesso.
La prova che il sinistro sia stato causato da un animale abbandonato, spiega il Sole 24 Ore, non presenta particolare complessità. Sarebbe invece maggiormente problematica la questione del luogo dell'abbandono: per far scattare l'applicazione della normativa in materia di omicidio stradale, occorre che l'episodio avvenga su strada o nelle sue pertinenze.