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Pasqua blindata, alcune Regioni hanno vietato gli spostamenti verso le seconde case

L’ultimo provvedimento del governo in teoria consente gli spostamenti verso le seconde case, anche in una Regione diversa da quella di residenza. Ma le Regioni si muovono in ordine sparso. Alcuni governatori hanno infatti emanato ordinanze per impedire gli spostamenti verso le seconde case ed evitare così gli arrivi di massa per la Pasqua.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultimo provvedimento del governo ha confermato l'ok agli spostamenti vero le seconde case. Per le vacanze di Pasqua, dal 3 al 5 aprile, ci sarà infatti una zona rossa nazionale. Se il divieto di spostamento tra Regioni scadrà il 27 marzo, durante i giorni festivi e prefestivi di Pasqua e Pasquetta sarà vietato uscire da casa, e l'unica deroga concessa riguarda le visite a parenti o amici: sarà possibile infatti recarsi in un'altra abitazione, al massimo in due, con minori di 14 anni o soggetti non autosufficienti al seguito. Sempre e soltanto dalle 5 alle 22, mentre rimane il divieto di uscire da casa nelle ore del coprifuoco.

Come si legge nelle Faq pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, dal 16 gennaio 2021 è possibile "raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2. Tale titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, ovvero la data di registrazione di una scrittura privata) anteriore al 14 gennaio 2021.  Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione)". Ovviamente lo spostamento verso la seconda casa è consentito solo a persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare del proprietario, che abitualmente convivono nella stessa abitazione.

Alcune Regioni stanno però prevedendo misure restrittive più stringenti, proprio per evitare arrivi di massa a Pasqua.

Sardegna

La Sardegna oggi ha emanato un'ordinanza, in vigore da oggi fino al 6 aprile, che impedisce ai proprietari non residenti sull'isola di raggiungere le seconde case: "Penso che il provvedimento messo in campo sia assolutamente in sintonia con l'attuale quadro normativo", ha detto il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. Il governatore non conferma che ci sia stata una condivisione dell'ordinanza con il governo, ma sottolinea di aver "sempre cercato leale collaborazione con tutte le istituzioni. Questa non è la partita del presidente della Regione o del Governo italiano, siamo di fronte a una pandemia di proporzioni uniche, quindi tutte le istituzioni dovrebbero collaborare per mettere in campo un modello efficace".

Valle d'Aosta

Provvedimento simile è stato preso dalla Valle d'Aosta, dove il presidente Erik Lavevaz ha firmato nei giorni scorsi un'ordinanza che consente gli spostamenti su tutto il territorio regionale, tra le ore 5 e le 22, in particolare "per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune o per svolgere le attività motorie all'aperto consentite dalle norme", anche se la Regione si trova in zona arancione. Qui per limitare gli arrivi è stato disposto il divieto di entrata e di uscita dalla Regione, senza nessuna eccezione per le seconde case, a meno che non si tratti di spostamenti "motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute".

Alto Adige

Seconde case precluse anche per la Provincia Autonoma di Bolzano. L'Alto Adige, che fino a domenica sera sarà in lockdown duro, iniziato l'8 febbraio scorso, da lunedì prossimo ritornerà in zona arancione. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha motivato così la sua decisione: "Sarebbe difficile spiegare a chi non può uscire dal proprio Comune il fatto che si consente, a chi vive in altre regioni, di fare le vacanze nella seconda casa".

Campania

La Campania consentirà il raggiungimento delle seconde case, ma paradossalmente solo ai non residenti. Con un'ordinanza il governatore De Luca ha disposto, dal 18 marzo al 5 aprile, lo stop agli spostamenti "dal comune di residenza, domicilio e dimora abituale sul territorio della Campania verso la seconda casa in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità urgenza". La permanenza nelle seconde case per motivi urgenti è limitata comunque solo al tempo "strettamente indispensabile" per risolvere queste situazioni.

Toscana

Anche la Toscana si prepara a varare un'ordinanza per bloccare gli arrivi da altre Regioni. Il presidente Giani già in passato aveva chiuso ai soggiorni in Toscana dei possessori di seconde case che provenivano da altre Regioni, consentendolo solo a chi aveva il medico di famiglia in nella Regione. Dopo che il Tar ha ritenuto illegittimo quel provvedimento potrebbe arrivare una misura alternativa per Pasqua. I sindaci di 16 Comuni hanno già lanciato un messaggio per disincentivare i possibili vacanzieri: "Non venite nelle seconde case aiutateci a controllare la pandemia, nell'interesse di tutti. Turismo e accoglienza sono per noi fondamentali ma adesso non sono garantibili. Non si tratta di non essere ospitali: facciamo un appello al senso di responsabilità a tutela e salvaguardia della salute di tutti".

Sicilia

In Sicilia, così come è avvenuto durante le vacanze di Natale, ci saranno controlli rigidissimi in porto e aeroporti. Il presidente Nello Musumeci nei giorni scorsi ha prorogato l'ordinanza che prevede l'obbligo del tampone per tutti quelli che raggiungono l'isola. Chi vuole soggiornare in Sicilia deve avere un tampone molecolare negativo, effettuato entro le 48 ore precedenti; oppure dovrà fare un test rapido all'arrivo. Per chi non vuole sottoporsi al tampone è invece obbligatoria la quarantena.

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