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Pascale prepara la discesa in politica: “Mi candiderei con FI, ma è schiacciata su posizioni di Meloni”

Francesca Pascale, ex fidanzata di Silvio Berlusconi, non nasconde i suoi progetti: è pronta a scendere in politica. Ma non condivide la linea, e soprattutto gli alleati, del partito guidato attualmente da Tajani: “Forza Italia è schiacciata sulle posizioni di Meloni”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Francesca Pascale, in passato legata sentimentalmente a Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia, medita la discesa in politica. E nel frattempo si toglie qualche sassolino dalle scarpe attaccando i big del partito, che secondo lei avrebbero tradito il pensiero del leader scomparso, e cerca di creare un asse con Marina Berlusconi.

Pascale, attivista per i diritti, lo ha detto molto chiaramente questa sera a Otto e mezzo su La7: sarebbe pronta a candidarsi con Forza Italia, ma non condivide la linea attuale del partito guidato da Tajani. "Il mio problema è allearmi con i partiti che non riconoscono l'antifascismo, è un grave questione e per questo sono andata via da Forza Italia. È un'alleanza costretta fra partiti che non possono stare insieme, è secondo me un problema di legge elettorale. Sono disponibile a candidarmi con Forza Italia se e quando ci saranno le condizioni, ma non riuscirei a farlo con le attuali alleanze. Non potrei mai stare con un partito come quello di Salvini. Mi piacerebbe lavorare per la crescita di un partito liberare, e non devo farlo necessariamente da eletta".

Pascale anche in passato aveva raccontato di essere in buoni rapporti con Marina Berlusconi, primogenita del suo ex compagno, la stessa che appena due giorni fa ha ripetuto a chi glielo domandava di non voler scendere in campo: "Marina Berlusconi mi vuole troppo bene per spingermi in politica", ha detto l'attivista. "Mi vuole troppo bene per spingermi, ma sono convinta che nel mio desiderio possa accogliere la mia volontà".

Ma il problema per Pascale è soprattutto il fatto che la creatura di Silvio Berlusconi è ormai subalterna alla premier Giorgia Meloni: "Che i diritti civili non siano né di destra né di sinistra è un'ovvietà che almeno io e una parte di Forza Italia ribadiamo da sempre. Il rispetto per i diritti civili non può essere solo di una parte politica. Forza Italia è schiacciata sulle posizioni di Meloni perché credo che non abbiano più la voglia, il coraggio e i numeri per farlo. Ma credo anche che la maggior parte di questa Forza Italia non lo fa perché è d'accordo con Meloni e Salvini. Ecco perché mi auguro che in vista delle prossime elezioni politiche all'interno del partito ci sia una rivoluzione tale che gli esponenti che hanno imbrutalito il linguaggio di Forza Italia facciano presto un passo indietro".

"Soggetti come Gasparri – attacca – che fa le passerelle per garantirsi la prossima elezione in Parlamento. Forza Italia è schiacciata perché rappresentata da persone che credono nelle posizioni di Meloni. Ha perso il suo fascino liberale".

"Le destre sono omofobe; quella di Meloni, quella di Salvini e quella di Vannacci. Non sono soltanto io a dire che questo governo è particolarmente omofobo e intollerante. La cosa più assurda di queste destre è la presenza forte e violenta di un'associazione ultracattolica come Pro-Vita. Non è mai successo in nessun governo di centrodestra che Pro-Vita prendesse il sopravvento. Credo che Meloni sia particolarmente influenzata da Pro-Vita e famiglia per una questione elettorale, ma non è soltanto causa loro. Giorgia Meloni ha sempre sottolineato la sua omofobia e la sua nostalgia verso ideologie e politiche fasciste, purtroppo".

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