Partito Fascista: presentato ddl che permette la sua riorganizzazione
Un disegno di legge costituzionale che suscita le ire del presidente del Senato, Renato Schifani, che ne chiede il ritiro. Eppure il Pdl ha proposto all'assemblea proprio una legge che elimini dalla Costituzione italiana la dodicesima disposizione transitoria e finale, la quale vieta categoricamente la riorganizzazione del partito fascista dopo il disastroso ventennio mussoliniano che condusse il nostro paese nel buio della seconda guerra mondiale. A presentare il Ddl è il senatore Cristiano De Eccher, fedelissimo di Silvio Berlusconi, ma a firmare sono stati anche altri membri del Pdl come Fabrizio di Stefano, Francesco Bevilacqua e Achille Totaro, con l'aiuto di un membro di Fli: Egidio Digilio. Il testo è stato depositato a Palazzo Madama il 29 marzo, ma non è stato ancora assegnato a una commissione per il suo esame. Il fatto non sorprende nel paese in cui un personaggio come Lele Mora può dichiarare a Annozero di essere fascista.
Il provvedimento ha causato l'ira di Renato Schifani, che ha chiesto ai firmatari di ritirare il ddl. Il senatore Francesco Bevilacqua difende la validità del disegno di legge: “Sono passati 65 anni e che transitoria è? Da transitoria sta diventando definitiva”. Così gli autori del ddl si propongono di abrogare il primo comma della legge, che recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
Sulla base di questo comma, nel 1953 la legge Scelba sancì anche il reato di apologia del fascismo. Con la loro abrogazione, in Italia si potrebbe rifondare il partito di Benito Mussolini e farne propaganda. L'opposizione è sul piede di guerra, Anna Finocchiaro – capogruppo del Pd – dichiara: “Trovo molto grave e offensivo per la storia del Paese e della Repubblica e per la nostra democrazia che il Pdl voglia abolire, attraverso un disegno di legge, il reato di apologia del fascismo. Sarebbe l'ennesimo piccolo gesto mirato, sistematico ma molto significativo, che il Pdl sta usando per distruggere i pilastri della nostra Costituzione”.