Cosa sarà il Partito Democratico di Napoli dopo i disastri di un anno? Peggio non si può fare dicono i militanti. Da qualche giorno c'è un nuovo segretario, Gino Cimmino, militante da sempre, già uomo-macchina nel partito durante la lunga e travagliata fase di commissariamento da Enrico Morando ad Andrea Orlando e dopo i disastri che hanno portato all'uscita del Pd da tutte e tre le amministrazioni, quella di Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli, quest'ultima associata allo scandalo delle primarie indette, surgelate e mai "chiuse"
Ai microfoni di Fanpage.it Cimmino spiega quali sono i suoi obiettivi. Dice di non sentirsi un ‘traghettatore' ma di restare un militante fra i militanti. Su De Magistris poi è sicuro: non entriamo in giunta ma ci sarà collaborazione. Proprio oggi il segretario cittadino Pd e il sindaco di Napoli si sono incontrati: "Si è convenuto – hanno detto in una nota congiunta – sulla necessità di rafforzare e consolidare i rapporti fra il Pd e l'amministrazione di Napoli. La città infatti può costituire una occasione per il centro-sinistra, potendo essere un punto di forza programmatico e per la costruzione del governo politico del Paese”.
Fra le novità emerse, la decisione di organizzare, per settembre, un incontro fra l'amministrazione e il partito per affrontare le tematiche più importanti che riguardano lo sviluppo della città.