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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Partiti vogliono un presidente della Repubblica condiviso da tutti, ma cdx non rinuncia a Berlusconi

Il nome del prossimo capo dello Stato dovrà essere condiviso da tutte le forze politiche. Il centrodestra, però, non è disposto ad abbandonare la candidatura di Silvio Berlusconi: “Ha meriti e record che in pochi possono vantare. Tutti sono divisivi ma Berlusconi ha dimostrato di tenere in primo luogo all’interesse nazionale”, ha detto Antonio Tajani.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini lo aveva annunciato dal palco di Atreju. A partire da oggi inizierà un giro di telefonate ai leader degli altri partiti per iniziare a trovare un terreno comune d'intesa per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Non tutti però sembrano apprezzare: "Salvini non credo abbia il mio numero. Faccio volentieri a meno della sua telefonata", ha detto Carlo Calenda, ospite della trasmissione Agorà su Rai3. Il leader di Azione apre comunque all'ipotesi di un capo dello Stato proveniente dall'area di centrodestra, ma specifica: "Il centrodestra moderato sono i popolari, una grande cultura che ha fatto l'Europa, non la destra sovranista e anti Europa".

Per poi rilanciare l'ipotesi Marta Cartabia, attuale ministra della Giustizia, al Quirinale: "Non è certamente una personalità di sinistra, è più vicina a quell'area che alla sinistra. Dobbiamo cercare di avere questo tipo di equilibrio, se i nomi sono di uno del Partito democratico o di Berlusconi non sono favorevole".

Pur parlando della necessità di trovare insieme a tutte le forze politiche il presidente della Repubblica, Forza Italia non sembra pronta a mettere da parte la candidatura di Silvio Berlusconi al Colle: "Ha meriti e record che in pochi possono vantare. È obiettivamente un capitano di industria, un grande uomo di sport che ha vinto tutto, è l’uomo che ha governato più a lungo il nostro Paese, che è stato più votato, l’uomo che ha messo intorno a un tavolo Bush e Putin, l’uomo che più a lungo ha presieduto il Consiglio europeo. E a sinistra non vedo un candidato vero", ha commentato Antonio Tajani in un'intervista con il Corriere della Sera.

"Tutti sono divisivi, quando si viene da una parte è naturale, ma Berlusconi, anche in questi ultimi anni, ha dimostrato di tenere in primo luogo all’interesse nazionale. È quello che ha voluto più di altri Mario Draghi", ha aggiunto. Per poi affermare, rispetto all'ipotesi Cartabia: "Io credo che il presidente della Repubblica debba essere anche un politico di spessore, che ha preso voti, che ha governato, non ci si può sempre rivolgere ai tecnici, se mettiamo solo tecnici la politica continua ad abdicare al proprio ruolo".

Alla fine il numero due di Forza Italia comunque sottolinea l'importanza di eleggere il capo dello Stato con il massimo del consenso tra le forze politiche. Anche considerando che centrodestra e centrosinistra stanno insieme al governo. "Con la sinistra siamo al governo insieme, parliamone e confrontiamoci. È una cosa positiva per tutti, noi faremo la nostra parte, tutti devono parlare con tutti visto che la prima carica dello Stato rappresenta tutti", ha concluso.

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