Partiti defunti che continuano a prendere rimborsi elettorali
E' possibile che partiti che di fatto non esistono continuino percepire i rimborsi elettorali? A quanto pare sì. Annalisa Cuzzocrea, in un articolo pubblicato oggi su Repubblica.it, spiega che la vecchia legge sui rimborsi elettorali- quella che per intenderci finanziava le formazioni politiche per cinque anni, anche se se la legislatura ne durava due- fa sì che la pioggia di quattrini pubblici coinvolga anche partiti estinti. E' il caso, ad esempio, di partiti come Forza Italia, Alleanza Nazionale, Ds e Margherita. E' il caso anche di coalizioni, praticamente defunte, come la Sinistra Arcobaleno, che incassa rimborsi per aver aver partecipato alle ultime politiche, ma anche dell'Unione e dell'Ulivo che, in virtù delle elezioni del 2006, hanno portato a casa soldi pubblici fino al 2010. Ma che fine fanno questi rimborsi? Vengono destinati alle formazioni politiche che nascono sulle ceneri delle vecchie o vengono stazionati per altri scopi?
ALLEANZA NAZIONALE- Il partito muore ufficialmente nel 2009, anche se alle elezioni del 2008 i finiani corrono con Forza Italia nella lista del Popolo della Libertà. Un conto, quello di Alleanza nazionale, che però continua a crescere grazie ai rimborsi delle elezioni politiche del 2006, delle europee del 2004, delle regionali del 2005. Così, dal 2008 al 2010, il partito mette in saccoccia più di 50 milioni di euro (22,2 nel 2008, 15,8 nel 2009, 12,7 nel 2010). L'ingente patrimonio di An resta oggi oggetto di contesa tra i finiani di Futuro e Libertà e coloro che, dopo la scissione del Pdl, hanno preferito rimanere con Berlusconi. L'ultimo bilancio presentato da An (2010) rivela come il partito possa disporre di un patrimonio netto di 83 milioni di euro; l'avanzo, invece, ammonta a 6,6 milioni di ero.
FORZA ITALIA- Nonostante Silvio Berlusconi ne abbia decretato la morte già nel novembre del 2007, Forza Italia è il partito che nel 2008 ha guadagnato più di tutti: ben 42 milioni di euro grazie alle politiche e alle regionali del 2006 e del 2005. Il partito ha poi portato a casa 30,2 milioni nel 2009, 25 ,2 milioni nel 2010 e 59mila euro nel 2011 (per le elezioni in Molise).
DS- I Democratici di sinistra spariscono ufficialmente il 14 ottobre 2007, quando nasce il Partito Democratico. I soldi dei rimborsi elettorali delle politiche del 2006 (solo quelli del Senato, dato che alla Camera correvano con l'Ulivo) e delle regionali del 2005, però, continuano ad arrivare: 11,7 milioni nel 2008, 11,1 milioni nel 2009, 9,4 milioni nel 2010, 23mila euro nel 2011 per le elezioni in Molise. Soldi che, a quanto pare, non sono confluiti nel Pd, che da canto suo fa sapere di vivere sui propri rimborsi.
MARGHERITA- Stesso discorso fatto per il DS: il partito muore nel 2007 con la nascita del PD. Nel 2008, però, riceve 8 milioni di rimborsi per le elezioni politiche del 2006 al Senato e per le regionali del 2005. Nel 2009 porta a casa 7,4 milioni, nel 2010 6 milioni, nel 2001 37mila euro per le elezioni in Molise.
ULIVO E UNIONE- L'Ulivo è stata una coalizione che nel 2006 teneva insieme Ds e Margherita, mai più ricostituita dopo quell'occasione. E anche qui vale il discorso della nascita del Partito Democratico. Ebbene, nel 2008 l'Ulivo ha ricevuto oltre 23 milioni di euro per rimborsi riguardanti le politiche del 2006, le europee del 2004 e le regionali del 2005. Nel 2009 ha portato a casa 14 milioni, nel 2010 oltre 15. Soldi che si sono spartiti i reduci di Ds e Margherita. Anche l'Unione, altra coalizione di centrosinistra , ha portato a casa diversi quattrini: un milione e mezzo nel 2008, 641mila euro nel 2009, 695mila euro nel 2010.
SINISTRA ARCOBALENO- Si tratta di una coalizione costituita in vista delle elezioni politiche del 2008 da Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Federazione dei verdi e Sinistra democratica. La Sinistra Arcobaleno portò a casa il 3% dei consensi, restando così fuori dal Parlamento. E, nonostante la coalizione si sgretolò subito dopo, i rimborsi elettorali sono comunque arrivati: quasi 2 milioni nel 2008, 1,7 milioni nel 2009, 1,8 milioni nel 2010, 1,7 milioni nel 2011.