video suggerito
video suggerito
Manovra 2025

Partite Iva, confermata la proroga del secondo acconto Irpef e la rateizzazione: le scadenze e come funziona

È stato confermato nel decreto Fisco il rinvio dell’acconto di imposte e tasse per le partite Iva, che potrà essere pagato anche in cinque rate fino a maggio. La data di scadenza per il pagamento slitta al 16 gennaio.
A cura di Annalisa Cangemi
23 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Slitta per le partite Iva il termine per pagare al fisco la seconda rata di acconto Irpef, la cui scadenza era fissata in precedenza al 2 dicembre (di regola il termine è il 30 novembre di ogni anno, che quest'anno però cade di sabato). Confermata la possibilità di pagare la rata a gennaio: il nuovo termine è il 16 gennaio.

Si tratta di una novità che era stata già introdotta l'anno scorso, e che quest'anno sarò confermata, grazie a un emendamento della Lega al dl Fisco collegato alla manovra 2025, ora all'esame della Commissione bilancio del Senato. L'emendamento in questione è stato però riformulato, e prevede di rinviare a gennaio il pagamento dell'acconto per le partite Iva, con la possibilità di pagarlo anche in cinque rate fino a maggio, in scadenza il 16 di ogni mese fino al 16 maggio, con l'esclusione però dei contributi Inail e Inps. La possibilità viene data alla partite Iva che dichiarano ricavi o compensi superiori a 170mila euro.

Cosa dice l'emendamento della Lega sulle partite Iva

Nel testo della modifica è previsto il rinvio della rata per il periodo d'imposta del 2024 e per i lavoratori con Partite Iva con ricavi fino a 170 mila euro. Nel testo, nella parte inserita come 7 bis, a proposito del ‘rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette', si prevede al comma 1: "Per il solo periodo d'imposta 2024, le persone fisiche titolari di partita Iva che nel periodo d'imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a centosettantamila euro effettuano il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), entro il 16 gennaio dell'anno successivo, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese.

Il testo originale dell'emendamento, a prima firma del capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, prevedeva già la rateizzazione, ma con interessi sulle rate successive alla prima. Anche l'esclusione dei contributi Inps e Inail, come si diceva, è parte della riformulazione del Governo.

Salvini ha rivendicato il risultato: "Ieri è stato approvata un'altra proposta della Lega: la rateizzazione del maxi acconto del 30 novembre per commercianti e partite iva che erano costretti a prendere un prestito per pagare le tasse anticipate su quello che forse avrebbero guadagnato l'anno prossimo. Viene rateizzata senza incrementi e multe".

Proroga del secondo acconto Irpef per le Partite Iva: tutte le scadenze

Le partite Iva possono pagare le tasse al Fisco un'unica soluzione con versamento entro il 16 gennaio 2025, oppure in cinque rate fino a maggio. Ecco le nuove scadenze:

  • 16 gennaio
  • 16 febbraio
  • 16 marzo
  • 16 aprile
  • 16 maggio
23 CONDIVISIONI
129 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views