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Parte il nuovo calendario fiscale, quali sono le scadenze per pagare le tasse nel 2024

Nel 2024 il calendario fiscale sarà in parte diverso rispetto agli scorsi anni, con l’obiettivo di semplificare la gestione delle scadenze. Ecco le date in cui bisognerà inviare la dichiarazione dei redditi e versare Irpef, Iva, Irap e le altre imposte.
A cura di Luca Pons
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Nel 2024 entra in vigore un calendario fiscale che avrà delle differenze rispetto a quello degli scorsi anni. Come deciso alcune settimane fa dal governo Meloni con un apposito decreto, alcune delle date previste per i versamenti saranno confermate mentre alcune cambieranno. Per la dichiarazione dei redditi delle partite Iva, ad esempio, il termine sarà anticipato di due mesi. E ad agosto e dicembre l'Agenzia delle Entrate non potrà inviare cartelle o altre comunicazioni.

Si partirà il 16 gennaio con una novità per i lavoratori autonomi. Da questa data, infatti, gli autonomi che hanno partita Iva e ricavi nel 2022 fino a un massimo di 170mila euro possono versare l'acconto Irpef, se hanno deciso di rinviarlo da novembre 2023. Infatti, per la prima volta è stato possibile evitare l'acconto di novembre, che ora andrà recuperato con un versamento unico oppure in cinque rate mensili. Nel caso di rateizzazione, gli interessi sono del 4% annuo. Sono esclusi i contributi previdenziali.

A fine mese, poi, entro il 31 gennaio, sarà necessario inviare i dati delle spese sanitarie del secondo semestre del 2023. Questo è un obbligo che riguarda medici, veterinari, farmacie e altre persone che operano nelle professioni sanitarie.

Il 30 aprile 2024 (al più tardi) l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione per tutti, incluse le partite Iva, i dati per la dichiarazione precompilata dei redditi. Saranno disponibili anche i software Isa, che si potranno usare per compilare le ‘pagelle' fiscali (un passaggio necessario per le partite Iva che vogliono accedere al concordato preventivo biennale). Una scadenza che a partire dal 2025 sarà anticipata al 15 marzo.

Sempre a proposito di concordato preventivo, le tempistiche sono state già definite. Entro il 30 aprile 2024 l'Agenzia delle Entrate comunicherà le condizioni, e poi ciascun contribuente con partita Iva che rispetta i requisiti potrà comunicare che ha intenzione di aderire al concordato, e comunicare i propri dati, entro il 21 luglio. La proposta personalizzata per ciascuna partita Iva arriverà entro il 26 luglio, e potrà essere accettata fino al 31 luglio. Sempre entro il 31 luglio, per chi aderisce al concordato preventivo sarà necessario versare il saldo Irpef 2023 (e anche l'acconto del 2024, per chi è sottoposto a Isa).

Il 16 giugno 2024 sarà la scadenza per le ritenute dei condomini. Una data anticipata rispetto al solito, dato che normalmente il termine era fissato il 30 giugno. Lo stesso vale per le ritenute di dicembre: la scadenza sarà il 16 del messe, e non il 20. Il 30 giugno è l'ultima data per effettuare la perizia (e il pagamento della prima rata) per chi intende rivalutare il valore di quote e terreni al 1 gennaio 2024. In questo caso, l'imposta sostitutiva è del 16%.

Una delle scadenze più importanti è quella del 30 settembre 2024. Qui scadrà il termine per presentare le dichiarazioni dei redditi e di Irap. La data è stata anticipata per i soggetti Ires e per le partite Iva: la scadenza non sarà più il 30 novembre. Il 30 novembre 2024, invece, sarà la data ultima per i regimi forfettari per comunicare l'importo dei costi sostenuti nel 2021.

L'ultima scadenza dell'anno sarà quella del 16 dicembre. Entro questa data si potrà versare un'ulteriore rata a saldo e acconto per Irpef e Irap. Anche i versamenti delle rate per i titolari di partita Iva saranno unificati al 16 dicembre.

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